LECCE – Olivo, o ulivo, (Olea europaea) è il protagonista indiscusso della storia dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri. È un albero da frutto che si presume sia originario dell’Asia Minore e della Siria, poiché in questa regione l’olivo selvatico spontaneo è diffuso sin dall’antichità, formando delle foreste sulla costa meridionale dell’Asia Minore. Qui, appunto, i Fenici cominciarono a coltivarlo scoprendone le sue grandi proprietà, cui diedero il nome speciale di ἔλαια che i Latini resero come “olea”. I ricercatori hanno stabilito che l’Olea europea è il risultato di nove diverse piante di Ulivo portate nel Mediterraneo dai vari popoli provenienti da tutti gli angoli del mondo, ergo Ulivo uguale a pianta di comunità diverse che si incontrano. Non c’è religione che non abbia l’Ulivo quale simbolo positivo del proprio credo. Un albero che supera ogni genere di difficoltà, dalle peggiori condizioni metereologiche agli incendi. Il tronco di un Ulivo tagliato a metà riesce ancora a generare gemme.
I Lions Club Lecce Santa Croce con il progetto “Orto degli Ulivi” hanno pensato bene ad impiantare ben 66 Ulivi a Lecce, su un terreno in “Largo Maranello”. Un’area sita in una delle periferie di Lecce e che senza questo intervento avrebbe potuto subire una sorte peggiore e diventare una zona di degrado, come spesso accade quando le periferie sono abbandonate a se stesse.
Il magnifico e lodevole progetto del Lions Club Lecce Santa Croce invece nasce proprio con la finalità di far diventare quel luogo un accogliente giardino per Lecce, i leccesi, ma prima ancora per le tante persone che abitano nei suoi paraggi e far si che gli inquilini dei caseggiati affacciati su quell’area possano un giorno bearsi della vista di uno splendido uliveto. L’inaugurazione è avvenuta venerdì 11 aprile e non è casuale visto che siamo prossimi alla Pasqua, che con l’Ulivo ha innumerevoli punti di contatto. Alla cerimonia erano presenti i vertici del Lions Club Lecce Santa Croce con la Presidente Giusi Greco, il Cerimoniere e voce del Club Rosanna Calcagnile, i decani e memoria storica del Club Carmelo Perrone e Antonio Di Stefano, la Past President Stefania Negro, ex presidente Lions Salvatore Calcagnile, il socio Alessandro Coricciati. Il luogo è identificato da una targa sostenuta da un palo in corten (particolare tipo di acciaio, che per motivi di sicurezza e con la supervisione dei tecnici del comune, è stato conficcato abbondantemente nel terreno dal quale emerge di oltre due metri) sulla quale c’è scritta un’epigrafe che dice: “IL LIONS CLUB LECCE SANTA CROCE” HA MESSO A DIMORA 66 ULIVI PER PURIFICARE LA NOSTRA CITTÀ, QUESTO È PARTE DI UN PROGETTO “LIONS INTERNATIONAL” FINALIZZATO ALLA SALVAGUARDIA DEL PIANETE, UNO DEGLI OBIETTIVI PRIMARI DEL LIONISMO MONDIALE”. La targa è stata scoperta dall’assessore all’Ambiente, Igiene, Verde, Severo Martini in rappresentanza del sindaco On. Adriana Poli Bortone sempre attenta a questo tipo di iniziative; per il comune di Lecce erano presenti altresì la Presidente alla politiche ambientali Fabiola De Giovanni e per il settore ambiente Renato Brunetti. In rappresentanza dell’Associazione “Olivami” c’erano “Chiara e Roberta” due efficienti collaboratrici, che materialmente hanno eseguito la messa a dimora degli Ulivi. I curiosi non sono mancati e c’era chi si è avvicinato con una certa titubanza ed altri, la maggior parte, che osservavano il tutto affacciati ai balconi delle loro abitazioni. La Presidente Giusi Greco, esprimendo il pensiero di tutti i soci del Lions Club Lecce Santa Croce ha detto “Ci auguriamo con tutto il cuore che anche questo nostro piccolo impegno possa essere di buon auspicio per ritrovare una Pace ed una Serenità vera e duratura tra tutti i Popoli della Terra e che questo Orto degli Ulivi abbia lo stesso significato di quello portato dalla Colomba liberata da Noè, quando ritornò sull’Arca recando nel becco un ramoscello d’Ulivo”. È giusto ricordare che tra le tante peculiarità di questa splendida pianta, c’è anche quella che l’olivo svolge a favore dell’ambiente riuscendo a mitigare i cambiamenti climatici.