“Vi faccio saltare in aria a te e ai figli”: 45enne condannato a 3 anni e mezzo di reclusione

SAN CESARIO (Lecce) – Si chiude con una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione il processo a carico di un 45enne originario di San Cesario, accusato di maltrattamenti e stalking nei confronti della ex convivente e salito alla ribalta per una vicenda collaterale: ovvero di aver rotto il braccialetto elettronico per poi postare la foto su Fb e inviare messaggi alla donna (vicenda per la quale è pendente un procedimento per evasione).

La sentenza è stata emessa dai giudici in composizione collegiale (Presidente Annalisa De Benedictis) sulla scorta di una perizia psichiatrica sulla effettiva capacità di stare in giudizio come richiesto dall’avvocato Francesco Cavallo.

I maltrattamenti, a volte, sarebbero avvenuti avvenute persino davanti ai figli piccoli della coppia. Offese ma anche aggressioni. Spesso ubriaco e sotto effetto di sostanze stupefacenti. In una circostanza nei pressi del parcheggio di un centro commerciale. E poi messaggi via WhatsApp. “Vi faccio saltare in aria” o “dillo ai carabinieri che prima o poi ti ammazzo”.

Sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna, con braccialetto elettronico, sospettando di essere tradito, il 45enne avrebbe continuato a molestarla: “Io devo sapere tutto di te, ti devo uccidere”. “Ormai tocca che ti uccido”. “Vedi che ti sto avvisando, hai capito? vengo e ti uccido domani, tranquilla proprio”. “Ti devo massacrare la vita”. “Ormai sto con quella testa, ormai ti devo uccidere”. Questi, alcuni dei messaggi. Messaggi pesanti inoltrati anche alla madre, alla sorella e a un’amica della 35enne. È scattata quindi la seconda denuncia per stalking e il giudice Alcide Maritati rinviò a giudizio l’uomo disponendo la riunione del primo caso con il secondo.