Apprendiamo con stupore dagli organi di stampa di un documento a firma, fra gli altri, del Segretario cittadino del circolo del Partito Democratico di Casarano ed inviato al Presidente della Regione, al Vice Presidente della Regione, all’Assessore Regionale alle Politiche Ambientali
e p.c. all’Assessore Regionale all’Attuazione del Programma, avente ad oggetto “Considerazioni in merito alla possibilità della realizzazione di un impianto a biomasse nella città”.
Premettiamo che, nel metodo, tale posizione non è mai stata deliberata all’interno degli organi competenti del nostro circolo (direttivo) ed è quindi da ritenersi una posizione personale dello stesso segretario.
Nel merito, tale documento parla della necessità della “tutela dei diritti e della salute dei cittadini […] di [non] avallare politiche di sfregio del territorio, di vilipendio di quegli ideali e di quei valori propri di quel centro sinistra nel quale ci riconosciamo e del quale vantiamo meriti e programmi a misura d’uomo e di cittadino”, concludendo che “[…] oggi più che mai, [non bisogna] arrendersi a quelle logiche antidemocratiche ed illiberali che da anni insieme stiamo cercando di combattere ed abbattere”.
A questo punto, avvertiamo l’esigenza di affermare la posizione che il Partito Democratico ha espresso attraverso i competenti organi nazionali.
Nell’Assemblea nazionale, tenutasi a Roma il 21-22 Maggio, infatti, tra gli altri documenti elaborati dalle commissioni ed approvati all’unanimità, vi è anche quello relativo alla green economy, ripreso, come logico, dal Partito Democratico provinciale. In tale documento, allegato alla presente, si fa espressamente riferimento all’economia verde come unica vera opportunità per uscire dalle due grandi crisi: quella climatica e quella economica-occupazionale.
In uno dei passaggi fondamentali di tale documento si legge che “altra strada maestra [da perseguire] è nello sviluppo di energia da fonti rinnovabili: eolico, solare, biomasse, energia idraulica, biocarburante, geotermia. […] Accumulare ulteriore ritardo sulla strada dell’efficienza energetica e sullo sviluppo delle rinnovabili è un errore strategico che toglie competitività al nostro paese, alle nostre imprese”.
Il Partito Democratico ha più volte espresso la propria posizione chiara e lungimirante, distinguendosi dalla destra che continua a perseguire in materia energetica il nucleare e le fonti tradizionali.
Ci chiediamo, a questo punto, come il segretario del PD di Casarano, ignorando i documenti approvati dall’Assemblea nazionale, possa bollare come iniziativa antidemocratica ed illiberale, un progetto che va nella direzione auspicata dal partito nazionale, parlando addirittura di politiche di sfregio del territorio.
Noi crediamo che, con tali affermazioni, lo sfregio sia perpetrato nei confronti di chi, lavoratori ed imprese, con il proprio lavoro realizzano progetti in linea con quanto stabilito dalle stringenti legislazioni europee, nazionali e regionali in materia.
Crediamo ancora che un partito serio, quale è il Pd, debba porsi a difesa di chi, nel pieno rispetto delle stringenti normative attualmente in vigore, cerca di andare nella direzione dello sviluppo sostenibile. Spetta agli enti predisposti al rilascio delle autorizzazioni, valutare la bontà e il rispetto normativo di questa come di altre iniziative.
Ci chiediamo se sia possibile avallare logiche, queste sì illiberali, in disprezzo di libere iniziative che vedono coinvolte persone e lavoratori.
Pensiamo piuttosto che il Partito Democratico dovrebbe essere al fianco di coloro che, con fatica, soprattutto nel Mezzogiorno, tentano di porre in essere, rimettendosi alla valutazione degli enti competenti, progettualità ed investimenti, nel pieno rispetto delle norme, delle leggi e della legalità.
Il comunicato è a firma di:
Isernia Ezio – Componente Assemblea Nazionale, Delegato Assemblea Provinciale, Componente Direttivo
Crudo Luigi – Consigliere Comunale PD, Componente Direttivo
Marsigliante Meri – Componente Direttivo
Barletta Ugo – Componente Direttivo
Torsello Aldo – Componente Direttivo
Lia Massimo – Delegato Assemblea Provinciale, Componente Direttivo
Toma Ilario – Componente Direttivo
Tornese Roberto – Componente Direttivo
Tenuzzo Lorenzo – Componente Direttivo
Leggio Pamela – Componente Direttivo
Orsini Sonia – Componente Direttivo
Ciurlia Patrizia – Componente Direttivo
Ruggiero Fabiola – Delegato Assemblea Provinciale, Componente Direttivo
Martina Gianluca – Componente Direttivo
Stefano M. Antonietta – Componente Direttivo
“Leggo con meraviglia – dichiara il Sindaco di Casarano, Ivan De Masi – le esternazioni del circolo cittadino del Partito Democratico, che, in un momento di improvviso vuoto di memoria o di repentina crisi di identità, sembra aver smarrito la strada maestra tracciata dal PD a livello nazionale, scordando quale sia la posizione ufficiale del partito in materia di energie rinnovabili.
Come quasi tutti sanno, il PD, in un documento intitolato “Perché la green economy”, sottolinea la stretta correlazione tra efficienza energetica e fonti di energia rinnovabili, individuando come “Strada maestra” quella dello sviluppo di energia da fonti rinnovabili, tra le quali vengono espressamente citate le biomasse.
In riferimento, poi, a presunte “riunioni più o meno segrete”, credo sia pacifico che ognuno a casa sua è libero di fare ciò che vuole e di invitare chi desidera. Dovrebbe essere ben noto a chi ha governato la città per dieci anni che le sedi istituzionali di incontro e di confronto sono ben altre, come la riunione di maggioranza convocata per mercoledì allo scopo di discutere un documento a favore di tutte le iniziative imprenditoriali a Casarano.
Per quanto concerne l’impianto a biomasse, vorrei ricordare agli amici del PD ed ai cittadini tutti che è dal 2007, quando sindaco e vicesindaco erano due autorevoli esponenti del PD cittadino, che a Casarano si parla di centrale a biomasse.
Ad ogni modo, già all’indomani del mio insediamento, ho dato mandato ad un’apposita commissione di redigere il regolamento propedeutico alla celebrazione dei referendum. Poi, a seguito dell’incontro con il Prefetto, si è appurato che la consultazione referendaria non poteva essere una strada perseguibile.
A quel punto, il PD aveva piena facoltà di attivare tutti i percorsi che riteneva opportuni per trovare una soluzione alternativa. Mi risulta, invece, che il Partito Democratico non abbia brillato per dinamismo.
Mi sia concesso, infine, di rispedire al mittente le accuse di scarsa trasparenza e partecipazione.
Mi si contesta, infatti, di non coinvolgere la cittadinanza, quando invece il Pd non si è mai preoccupato di convocare un’assemblea di tutti gli iscritti per discutere sull’argomento, divenuto appannaggio esclusivo di un ristretto gruppo dirigente.