“Con il tavolo tecnico sulla caccia abbiamo voluto attivare un percorso virtuoso con l’obiettivo principale di creare una piattaforma condivisa che componga le diverse sensibilità di tutti i portatori di interesse del settore caccia e del Sistema delle Regioni”.
Così si esprime il Coordinatore della Commissione Politiche Agricole e Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno in relazione all’insediamento del Tavolo tecnico riguardante le tematiche del settore caccia convocato oggi a Roma presso l’Ufficio della Regione Puglia a cui hanno partecipato i rappresentanti della federazione Italiana della Caccia, della Associazione Italiana della Caccia, della Associazione Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente, della Arcicaccia, della Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro, della Associazione Nazionale Libera Caccia, dell’Ente Produttori Selvaggina, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, della Confederazione Italiana Agricoltori, della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, della Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana, dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, del Consiglio Internazionale della Caccia, dell’Unione Zoologica Italiana, dell’Ente Nazionale Protezione Animali, del Club Alpino Italiano, del W.W.F., della L.I.P.U., di Legambiente e di Fare Verde.
“Su delega del Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani – ha detto Stefàno – abbiamo confermato la disponibilità nell’impegno di avviare un confronto tra stake-holders e Regioni anche sul tema delle modifiche dell’attuale Legge Comunitaria 157/92 mirando a tenere insieme le legittime aspettative del mondo venatorio con le altrettanto utili sollecitazioni del mondo ambientalista e con le esigenze del mondo agricolo. L’intento è quello di rendere convergenti le posizioni di tutti gli attori del settore della caccia per la maggiore condivisione possibile, con il Sistema delle Regioni, delle priorità e degli obiettivi”.
“Il Sistema delle Regioni, peraltro, – ha sottolineato Stefàno – ha già messo in rilievo le incongruenze, particolarmente evidenti , tra alcuni articoli delle legge 157/92, in merito ai poteri e agli obblighi in capo alle Regioni nella definizione del calendario venatorio”.
“Contiamo di varare – ha concluso Stefàno – un’articolata agenda di lavori per affrontare le molteplici problematiche imposte da un settore così complesso come la caccia. Rimangono, per esempio ancora aperte l’annosa questione riguardante lo sproporzionato proliferare degli storni che, in molti casi, rischia di compromettere le colture pregiate della nostra agricoltura e la questione riguardante i calendari venatori sui quali le ultime disposizioni europee hanno introdotto evidenti criticità interpretative”.