La giunta regionale pugliese mettera’ in campo iniziative per riaprire ”i canali politici di discussione con il governo nazionale per riprendere il processo interrotto” in merito alle assunzioni dei lavoratori precari delle societa’ esterne che lavorano per le Asl.
E’ quanto si legge in un documento approvato poco fa la giunta regionale pugliese che esprime ”viva preoccupazione per l’inasprirsi della vertenza dei lavoratori delle aziende che svolgono produzione di servizi per le Asl pugliesi, con particolare riferimento alla Asl di Lecce, dove il processo di internalizzazione ha subito una brusca interruzione a seguito della firma del cosiddetto ‘piano di rientro’ ”. I lavoratori – che nel pomeriggio hanno occupato simbolicamente alcuni uffici dell’assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia – chiedono che sia stralciato dal Piano di rientro dal deficit sanitario la norma che prevede il blocco delle assunzioni alle dipendenze delle Ausl dei lavoratori attualmente dipendenti delle societa’ esterne, blocco che era stato richiesto dal governo ritenendo che le assunzioni aggravino ulteriormente il deficit sanitario. ”Nella linea gia’ espressa dal presidente Nichi Vendola, la giunta, – si legge – nell’invitare i lavoratori a recedere dall’occupazione in atto dell’assessorato alle Politiche della salute, fara’ ogni sforzo, anche in occasione del prossimo consiglio regionale del 27, 28 e 29 dicembre, perche’ si riaprano i canali politici di discussione con il governo nazionale al fine di riprendere il processo interrotto”.