Arriva un’ennesima ordinanza sospensiva anche da parte del Tar Lecce in occasione di un ricorso presentato da un cittadino straniero assistito dall’Avv. D’amico Maria Angela di Ruffano, contro il provvedimento di rigetto dell’istanza di emersione emesso dalla Questura
di Lecce, a causa di una condanna inflitta all’interessato per la violazione dell’ordine di allontanamento del Questore così come previsto dagli articoli 14 comma 5 ter. Infatti i giudici amministrativi della città barocca hanno sospeso l’efficacia del diniego questorile mantenendo la linea di altri Tar italiani che, illuminantemente, considerano l’art. 14 comma 5 ter non ostativo al rilascio del permesso di soggiorno. Così parla l’avv. D’amico:” Ero convinta che i nostri giudici amministrativi, i quali si sono sempre distinti per correttezza e lungimiranza, sarebbero giunti a questa conclusione; è fuor di dubbio che il reato in questione non rappresenta un ostacolo al rilascio del permesso di soggiorno, ma appare solo una forzatura atta a vessare soggetti deboli e privi di reale tutela nel nostro paese. Ciò non toglie”, continua l’avvocato:” che i cittadini extracomunitari realmente pericolosi per l’Italia non debbano restare sul nostro territorio, e dunque, un distinguo è assolutamente necessario.”.