Il Consiglio regionale a difesa delle frequenze pugliesi: il presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, ha portato la “migrazione” di Radio Padania nel Salento all’attenzione delle Autorità centrali. Il problema è stato sollevato in una nota inviata al ministro delle Comunicazioni, Paolo Romani
ed al presidente dell’Agenzia garante, Corrado Calabrò, nella quale Introna sollecita risposte sulla legittimità dell’occupazione delle frequenze e sui contenuti radiodiffusi, con espressioni pesanti nei confronti della comunità pugliese e del Mezzogiorno.
Il presidente del Consiglio regionale interviene nella qualità di referente in materia di comunicazione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative e su mandato unanime della Conferenza dei capigruppo consiliari.
Dal 17 dicembre 2010 e dalle antenne localizzate nel territorio di Alessano, l’emittente “Radio Padania libera”, riconosciuta come “radio comunitaria” ai sensi della legge Mammì, ha irradiato via etere il proprio segnale nell’area del Salento, sulla frequenza FM 105,600, già di proprietà da una emittente locale, “Radio Nice”, del Gruppo “Mixer Media”. “Lunedì 10 gennaio le trasmissioni sono state sospese e la sospensione perdura tuttora, senza spiegazione, ma la frequenza risulta ugualmente occupata”, fa notare Introna, che ricorda come l’iniziativa sia stata contestata dai vertici del network salentino, che hanno dato mandato ad un legale di verificare le procedure di assegnazione presso il Ministero delle Comunicazioni e parlano di ‘atto illegittimo’ e di ‘scippo delle frequenze’. La richiesta del presidente Introna e dell’intero Consiglio regionale a Romani e Calabrò è di procedere ad una verifica della legittimità dell’occupazione di frequenze già di proprietà di un’altra emittente, ma anche ad una “riflessione sull’opportunità di una valutazione della qualità dei contenuti trasmessi da “Radio Padania”, che anche per la ‘particolarità’ della conduzione delle trasmissioni, danno spazio senza contradditorio ad interventi di ascoltatori che appaiono lesivi della dignità e della storia di una comunità come quella salentina e meridionale in generale”.
La massima Assemblea pugliese si schiera quindi a fianco dell’emittente salentina, che si batte per la propria stessa esistenza, e sostegno dell’Amministrazione comunale, intervenuta a difesa della legalità.
Concordi tutti i presidenti dei gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione. Per il capogruppo Pdl Rocco Palese: “Il territorio deve essere tutelato, sia per quanto riguarda l’azienda sia per la qualità dell’informazione”. Anche per il capogruppo Udc, Salvatore Negro, “La Puglia e il Salento in particolare vanno tutelati dai soprusi e dall’illegalità: appropriarsi della frequenza di una società è un esproprio illegittimo, la Lega e Radio Padania vanno invitate a restituire il maltolto e ripristinare la legalità”.