Si è svolto nella mattinata odierna il sopralluogo convocato all’esito della riunione tenutasi presso la Regione Puglia a Bari il 15/12/2010, nel corso della quale era stato collegialmente affidato ai vari soggetti interessati l’obiettivo di verificare in sede tecnica la possibilità di individuare le soluzioni
più idonee per avviare al riutilizzo i reflui depurati tenendo conto delle infrastrutture già da tempo realizzate sul territorio, talune delle quali mai utilizzate pur se costate enormi somme di denaro pubblico.
Al sopralluogo odierno era presente per la provincia di Lecce il presidente della commissione ambiente avv. Francesco Bruni, lo staff tecnico della provincia coordinato dall’ing. Dario Corsini, il sindaco di Vernole Mario Mangione con la Giunta Comunale, lo staff tecnico del consorzio di bonifica “Ugento e Li Foggi”, la dirigenza e lo staff tecnico provinciale e regionale di AQP, la società “PURA” incaricata della gestione degli impianti di depurazione, lo staff del consorzio ASI, il competente staff tecnico della Città di Lecce con il responsabile ed il geom. Luciano Mangia.
Si è presa visione dell’imponente impianto di affinamento realizzato dal Consorzio di Bonifica a ridosso dei due impianti depurativi AQP ed ASI, della condotta realizzata per canalizzare le acque a San Logorio, nonché della imponente vasca di accumulo ivi realizzata.
AQP regionale per il dott. Giuseppe Valentini, presa visione della progettazione a suo tempo redatta per l’affinamento dei reflui dei due depuratori e delle opere realizzate con riferimento al progetto, ha assunto l’impegno di valutare entro trenta giorni le risorse finanziarie necessarie per la messa in esercizio della complessa infrastruttura realizzata raffrontandone ai costi i benefici.
“È un ulteriore importante tassello – afferma il sindaco Mario Mangione – che si aggiunge al programma che la Amministrazione Comunale di Vernole intende perseguire per riordinare il proprio territorio con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare pedissequamente i valori ambientali evitando lo sperpero di una risorsa importante come l’acqua ed assecondare le opportunità di sviluppo poggiato proprio sui beni ambientali che numerosi insistono sul territorio comunale”.