Il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Aurelio Gianfreda, ha inviato un’interrogazione urgente all’assessore per le Politiche della Salute, Tommaso Fiore, sulla dotazione di posti letto e specialità dell’area Adriatica della Provincia di Lecce.
Nell’interrogazione si legge che “le continue riunioni dei vertici dell’Asl con i direttori medici dei nosocomi interessati dal piano di riordino ospedaliero, hanno il solo scopo di trasferire a Scorrano i reparti di Medicina e Gastroenterologia operanti a Poggiardo” e che “ciò era previsto dal Piano originario di Riordino approvato dalla Giunta regionale il 28 dicembre 2010 in via di rivisitazione”.
“In più circostanze – continua Gianfreda – lo stesso assessore Fiore, nelle riunioni presso l’assessorato alla Sanità e in commissione ha riconosciuto valide tutte le ragioni esposte dal sottoscritto in Consiglio e in commissione sulla evidente e macroscopica penalizzazione dell’Area Adriatica della Provincia di Lecce, sia sotto l’aspetto numerico che sotto l’aspetto qualitativo di un territorio che passa, da tre ospedali operanti (Maglie – Scorrano – Poggiardo) con circa 300 posti letto, ad uno, quello di Scorrano con soli 206 posti letto”.
Considerato che “per tale Area è prevista la costruzione di un nuovo Ospedale Generale di 450 posti letto e che il Piano di Riordino dovrà essere valutato dalla III commissione, luogo in cui si dovrà correggere il macroscopico errore per tale Area, il consigliere Gianfreda interroga Fiore per conoscere:
– se intende modificare il crono-programma su cui stanno lavorando i tecnici per lo spostamento dei reparti da Poggiardo a Scorrano;
– se intende apportare modifiche al Piano di Riordino per quel territorio per aumentare considerevolmente i posti letto e dotare l’Area di quelle specialistiche che dovranno essere previste per il nuovo Ospedale Generale;
– se nelle more della costruzione del nuovo Ospedale intende mantenere operativo l’ospedale di Poggiardo con i reparti che così efficacemente già operano, e/o con alcune specialità ad oggi mancanti;
– se intende commissariare i vertici delle Asl responsabili di tale macroscopico errore che porterebbe, se non corretto, al collasso di Scorrano e di Tricase”.