”Alla luce delle polemiche suscitate nei giorni scorsi, mi sembra doveroso chiarire il senso della proposta che ho avanzato nella seduta della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. Ritengo necessario testare le armi utilizzate in tutti i poligoni di tiro, e dunque anche nella mia Lecce, durante le esercitazioni che vengono regolarmente effettuate, per verificare se le munizioni utilizzate possano produrre, in seguito all’esplosione,
nanoparticelle di metalli pesanti”. Lo dice il senatore Pdl Cosimo Gallo. ”Dunque svolgere anche indagini – prosegue – sugli eventuali esperimenti effettuati nel corso delle esercitazioni gia’ in programma nei poligoni di tiro. Questi accertamenti si rendono necessari anche per capire di quale tipo di munizionamenti si faccia uso (ivi compresi quelli all’uranio impoverito), nell’interesse esclusivo della salute dei militari e della popolazione residente nelle aree interessate. Per tale motivo ho ritenuto, sentito il consulente balistico della Commissione, di avanzare la proposta di intervento della Commissione per verificare tali circostanze. Dispiace constatare – conclude – che qualcuno, come il Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, abbia frainteso il significato della mia proposta e mi abbia attribuito propositi che mi sono del tutto estranei”.