Intervento del presidente del Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro:“Allestire una tendopoli in Puglia per l’accoglienza delle popolazioni in fuga da Libia e Tunisia non può essere una decisione solitaria, seppur autorevole di un ministro. Se ne discuta subito in consiglio regionale”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, commentando la notizia della nascita di una tendopoli nella zona tra Manduria e Oria, destinata ad accogliere fino a 4mila profughi.
“Solo qualche giorno fa – ha continuato il capogruppo Udc – era stato assicurato dal sottosegretario Mantovano che non sarebbe sorta alcuna tendopoli in Puglia. Lo stesso aveva fatto il presidente Vendola dopo l’incontro con il ministro Maroni. Vorremmo capire cosa è successo in queste ore. Già nei giorni scorsi, il collega Curto, con un’interrogazione urgente, aveva chiesto al presidente del Consiglio Onofrio Introna di inserire l’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale. Richiesta condivisa dalla conferenza dei capigruppo e subordinata al rientro del presidente Vendola da Roma dove stava incontrando il ministro Maroni. Stranamente, però, il punto non è comparso nella convocazione del prossimo consiglio regionale”.
“Non possiamo fare finta che si tratti di una questione secondaria né vogliamo sottrarci a venire incontro alla sofferenza di questi popoli: la Puglia è da sempre terra dell’accoglienza – ha concluso Salvatore Negro – Siamo di fronte ad un dramma dalle dimensioni ancora imprevedibili e qualsiasi decisione deve essere condivisa con il territorio.
“Di fronte a questa situazione appare urgente la discussione nella massima assise regionale, per comprendere a che punto siano le intese col Governo nazionale, in relazione alla organizzazione, alle modalità e agli strumenti logistici e finanziari necessari per fronteggiare l’ ondata immigratoria che si sta riversando sulla nostra Regione con i conseguenti problemi sanitari. Il Consiglio regionale già convocato per martedì 29 marzo è l’occasione utile per discutere della vicenda e assumere decisioni in merito”.