“E’ necessario istituire un tavolo tecnico permanente per la gestione della emergenza sanitaria nel carcere di Lecce”. Lo chiede con un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente nazionale di Io sud che ha evidenziato i gravissimi disagi in cui versa la casa circondariale di Lecce
Non è nuova l’iniziativa di parlamentari che si occupano di disagi e carenze dei detenuti. Lo scorso agosto alcuni esponenti politici locali avevano aderito a “Ferragosto in carcere”, evento lanciato dai radicali e che ha visto coinvolte le rappresentanze di tutte le forze politiche. Tuttavia la situazione a Borgo San Nicola è rimasta invariata, il sovraffollamento della struttura non permette a pieno il rispetto della dignità dei detenuti e l’applicazione della essenziale funzione rieducativa che il carcere dovrebbe avere. Nel carcere di Lecce sono rinchiusi 1. 455 detenuti a fronte di una capienza ottimale di 659 unità. Le attuali risorse umane a disposizione sono insufficienti: l’organico del personale di Polizia Penitenziaria è carente di circa 40 unità rispetto alla pianta organica stabilita dal D. M 236/2001. Inoltre il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria ha confermato l’indisponibilità di ulteriori risorse umane e finanziarie. A fronte di questa gravissima situazione, sarebbe doveroso operare, specifica la senatrice, affinché venga attivato un tavolo tecnico permanente in particolar modo per le’emergenza sanitaria. Questa la richiesta avanzata al Ministro della giustizia.