”E’ stato convocato per il suo esposto fatto il 13 maggio e da quello hanno posto altre domande ma abbiamo chiarito definitivamente la sua posizione”. Lo ha detto Giovanni Del Re, avvocato di Daniele Corvia, all’uscita dagli uffici della procura federale.
Un colloquio durato circa 45 minuti in cui si e’ parlato della telefonata ricevuta dal giocatore del Lecce da Erodiani, che gli chiedeva i soldi per la combine saltata. ”La posizione di Corvia si chiude qui sia per la giustizia sportiva che per quella penale. Negli atti c’e’ il fatto che le chat erano assolutamente false, utilizzate da Paoloni per millantare questo rapporto – ha aggiunto l’avvocato – Corvia si dichiara ed e’ estraneo ai fatti e mi sembra che la procura lo abbia ribadito e la brevità del colloquio va in questa direzione”.
A dimostrarlo ci sono anche le intercettazioni che lo riguardano, ha sottolineato Del Re: ”Anche le intercettazioni sono utili a chiariscono l’estraneità del mio assistito e il continuo accostamento a Quadrini mi pare ridicolo. Una persona e’ indagata, l’altra no. Paoloni lo conosce perchè hanno giocato insieme nella primavera della Roma e nella Ternana nel 2005”. Pochi minuti dopo e’ uscito anche Saverino, dopo circa tre ore di interrogatorio senza rilasciare alcuna dichiarazione.