Presenti all’appello tutti i i presidenti di quartiere di Lecce, questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo Carafa, per farsi da portavoce circa una serie di disagi che la città vive e che l’amministrazione comunale non risolve.
“Abbiamo davanti un muro di gomma”, affermano Mariangela De Carlo presidente di quartiere Leuca-Ferrovia, Carmelo Isola del quartiere Rudiae-Ferrovia, Fabio Campobasso, S. Rosa-Stadio, Pasquale Sicuro del Litorale. “Viviamo un grande disagio dovuto ad una mancanza di coordinazione e di comunicazione tra noi e l’amministrazione che non ci ascolta.”
Sono accuse pesanti ma con dati ed esempi alla mano che hanno mostrato quanti sono i problemi che rimbalzano tra un quartiere ed un altro senza soluzione. Scarsa sicurezza nelle strade, in particolare nelle ore notturne, poca pulizia e difficoltà per quanto concerne la viabilità sono solo alcuni dei punti presentati questa mattina.
Grandi e piccoli problemi che vanno dalla roulotte abbandonata da anni in via Brescia, in zona 167, più volte oggetto di segnalazioni ma mai rimossa, alla richiesta vera e propria di pattuglie di quartiere.
“Lo scorso anno, grazie alla collaborazione del comandante Zacheo della Polizia Municipale”, spiega la presidente Mariangela De Carlo, “è stato portato a termine con successo un esperimento che vedeva alcune pattuglie nel quartiere che sono state accolte positivamente dai cittadini; si sentivano più sicuri e anche gli atteggiamenti degli abitanti stessi cambiavano, nel sapere che una volante della polizia municipale poteva essere nei paraggi.”
L’esperimento di cui parla la presidente De Carlo era stato sospeso la scorsa estate, con l’intento di essere ripreso a settembre, cosa che non è avvenuta. I presidenti hanno chiesto più volte di riprendere il servizio di pattugliamento delle strade, senza alcuna risposta.
Ancora è stato fatto presente di alcuni punti nevralgici delle strade leccesi nei quali i pedoni sono molto più a rischio. L’area nelle vicinanze del Parco Tafuro ad esempio, che è dedicato ai bambini ma i piccoli non possono raggiungerlo da soli, perché implicherebbe attraversare via dell’Abate con innumerevoli rischi. Per evitare ciò dal 2003 esiste un progetto di un cavalcavia sopraelevato, che però non è stato mai eseguito.
E poi ancora l’attraversamento in viale Leopardi, all’altezza della sede delle Poste. Qui si parla addirittura di un incidente ogni 45 giorni. “Bisogna fermare questo disagio che ci dà grande angoscia. Chiediamo dei mezzi per costringere al rallentamento su quel tratto di strada che è pericolosissimo, prima che avvenga un altro incidente mortale come quello avvenuto non più di venti giorni fa.”
Blatte e ratti sono l’altro punto cruciale. “La città ne è invasa.” Il calendario delle disinfestazioni c’è ma i presidenti chiedono anche un organo che ispezioni un lavoro che a loro dire non è fatto molto bene, data la continua presenza di questi animali.
“Lecce non può più essere considerata una città normale, data la sua grande affluenza turistica e vogliamo che l’amministrazione si renda conto che le nostre richieste vogliono soltanto rendere la città all’altezza di ciò che è.”
I presidenti continuano la loro lotta in difesa dei cittadini… ma c’è un problema. A partire dalle prossime elezioni comunali, spariranno le circoscrizioni e assieme a queste anche consiglieri, presidenti e organi competenti. Ancora pochi mesi insomma e poi i leccesi dovranno chiedersi come fare a richiamare l’attenzione sui tanti problemi della città.