Si terrà a Lecce, venerdì 22 luglio, alle ore 10, davanti al palazzo della Prefettura di Lecce, un sit-in che coinvolgerà centinaia di coltivatori di angurie aderenti a Coldiretti. Nella circostanza verranno distribuite gratuitamente le gustose angurie dinanzi alla chiesa di Santa Croce, simbolo del capoluogo.
L’iniziativa, oltre che mirata a chiedere il giusto sostegno delle istituzioni, è rivolta ai consumatori ai quali si chiede di condividere la battaglia degli agricoltori in quanto concreta espressione di economia reale, veri garanti della sicurezza ambientale e alimentare, fedeli custodi delle migliori tradizioni salentine.
“Il mercato delle angurie nel Salento – dice il direttore di Coldiretti Lecce, Benedetto De Serio – è completamente crollato a causa di una crisi senza precedenti provocata da un’assurda e ingiustificata psicosi dovuta al focolaio di escherichia coli esploso in Germania e indebitamente associata al consumo di ortofrutticoli freschi. Circa 2milioni di quintali di angurie nel Salento, tra le più apprezzate e gustose d’Europa, sono rimaste nei campi e i coltivatori leccesi hanno perso oltre 40 milioni di euro tra anticipazioni colturali ed equa remunerazione del proprio lavoro. Sono andate inoltre perse oltre 50mila giornate di lavoro per le operazioni di raccolta con una perdita di non meno di 4,5 milioni di euro di salari non corrisposti per mancanza di prestazione a centinaia di braccianti che negli anni scorsi hanno trovato soddisfacente impiego in tale attività. Tutto l’indotto tra fornitori di mezzi tecnici e di servizi, tra cui i trasportatori, corre il rischio ormai certo per questi ultimi di non vedere remunerata la propria attività con gravi ripercussioni economiche e sociali per una vasta area della provincia di Lecce, con capofila il comune di Nardò”.
“La Coldiretti di Lecce – dice il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – ha ritenuto di accendere i riflettori su una vicenda che corre il rischio di passare inosservata chiedendo l’urgente attivazione di procedure finalizzate ad ottenere interventi risarcitori che evitino che il danno, nessun caso riconducibile ad un’eccedenza di produzione, vada a scaricarsi sui più deboli”. Coldiretti ha deciso di manifestare il disagio dei propri associati attraverso la mobilitazione che porterà a Lecce diverse centinaia di agricoltori.