Per anni abbiamo combattuto con coraggio per i nostri diritti, per anni le donne in Italia si sono mobilitate per avere leggi e regole. Anche al sud.
Pensiamo alle lotte delle tabacchine, delle lavoranti a domicilio, delle ricamatrici pagate una miseria.
Hanno avuto coraggio quelle donne che si sono fatte portavoce della sofferenza e dell’intimidazione di altre, perché è difficile esporsi quando quel poco che è concesso pare l’unica forma di sopravvivenza possibile.
Non dimentichiamo il coraggio di Renata Fonte morta per amore della propria terra, per aver lottato contro la speculazione edilizia. E ora? Tutto da rifare? Come ritrovare una parola pubblica che restituisca alle donne una nuova rappresentazione collettiva? Dal sud al nord e viceversa?
C’è una res publica che si è edificata giorno dopo giorno sulla corruzione, l’illegalità e lo sfruttamento, questo è il senso delle parole di Milena Carone su facebook. Ed è proprio tutto questo quello che deve crollare. Deve crollare senza rivoluzioni, perché c’è un paese che tiene con un costante, costante lavoro. Ogni giorno, giorno dopo giorno. Con rigore, amore, cura, pazienza, caparbietà, continuità. Deve crollare la politica che ignora, che offende, che non vede i talenti e le capacità, incapace com’è di essere davvero dentro la società, questa società che è cambiata e che va letta con occhi intelligenti.
L’UDI fa questo da sempre, con una politica che coinvolga il più ampio numero di donne, mantenendo un confronto rigoroso e limpido con le istituzioni. Ci sono donne nella politica dei partiti e delle istituzioni che, anche tra mille difficoltà, si battono per le donne pugliesi e per le donne che in Puglia cercano un futuro senza cadere nella trappola di considerarle un “soggetto debole”. Loro non lo hanno fatto, noi non lo avremo permesso perché siamo tutte “soggetti adulti”, capaci di far progredire l’intero assetto sociale.
Saremo anche noi a Bologna, il 15 ottobre all’Anteprima Congresso e poi, a fine mese, per il Congresso nazionale che l’UDI celebra assieme a tantissime donne, per ascoltare e per progettare con loro una politica altra, lungimirante, costruttiva, tenace.