Lo avevano promesso e lo hanno fatto: occupato il polo oncologico del Fazzi. Si inasprisce la protesta dei 100 lavoratori Asl di Lecce, addetti al sostegno oncologico, ai quali probabilmente non sarà rinnovato il contratto in scadenza tra pochi giorni
Sono esasperati per l’incertezza del loro futuro e per la mortificazione di non poter più rendere u servizio per il quale si sentivano socialmente utili e motivati. Alleviare la sofferenza di malati terminali, spesso diventa una missione più che un lavoro. Ma niente lascia sperare in un rinnovo del contratto in scadenza per il nuovo anno. I soldi destinati a coprire il servizio saranno utilizzati contro i tagli della manovra Berlusconi prima, Monti dopo. Già perché si taglia ovunque e la sanità, in uno Stato di diritto, sembra sia diventata un optional. L’assistenza per i malati di cancro non rientra nei servizi essenziali che la Regione deve ricoprire.
I 100 lavoratori Asl, selezionati per il sostegno oncologico, non ci stanno e protestano come e dove possono. Questa mattina una delegazione numerosa con il segretario provinciale dell’FSI, Dario Cagnazzo, si sono recati dal presidente della provincia Gabellone, a Palazzo Adorno, speravano di essere ricevuti per manifestare i loro diritti ma il presidente era fuori sede. Determinati si sono spostati sul tetto del polo oncologico nell’area ospedaliera del Vito Fazzi. Vogliono che intervenga qualcuno a fare chiarezza, vogliono l’attenzione dei politici locali e regionali, non si accontentano della sommaria spiegazione che ha dato l’assessore regionale alla sanità Fiore sull’utilizzo dei fondi destinati al servizio per coprire i buchi di bilancio. Sono certi che in qualche modo si potrebbero reperire le somme necessarie a ricoprire il servizio, tra l’altro di primaria importanza per i malati terminali impossibilitati alle cure familiari. Rivendicano anche il loro diritto al lavoro, dopo aver superato una regolare selezione a quiz e colloquio come previsto dalla legge e dopo l’esperienza maturata sul campo. Per ora sono tutti sul tetto dell’oncologico e le prossime ore saranno determinanti per la trattativa con i vertici aziendali e amministrativi.
Ulteriori sviluppi a breve