Continua la programmazione del Triade di Copertino (Le) tra live e dj set. Giovedì 2 febbraio appuntamento con Diego Potron, un One Man Band di campagna (cassa, rullante e charleston a pedali o “stomp-box”, lap steel, ukulele, banjo e voce). Propone un repertorio prevalentemente fatto di spiritual tradizionali(fine ‘800) e canti afroamericani rurali in chiave trash blues, una miscela di blues (quello dei portici col pavimento sconnesso, delle sedie a dondolo e dei reverendi che vaneggiano dell’apocalisse) e di rock che si spinge quasi a
lambire una sorta di psichedelia primordiale.
Venerdì 3 febbraio il locale ospita i Moodhula. Il nome della band indica un’alterazione dello stato d’animo prodotta dalla buona musica (good vibes) e deriva, infatti, dalla fusione del termine inglese “mood”, ovvero stato d’animo, con “hula”, il seducente ancheggiare del ballo hawaiano hula hula: proprio a sottolineare la forte voglia di emozionare della band accompagnata da una sperimentale ricerca dell’essenza musicale, della pulsazione ritmica primordiale e tribale. I Moodhula nascono a Napoli, nel 2003 e sono Raffaele De Mato e Dario Castaldo. Dopo un’intensa attività di clubbing, nell’aprile del 2006, la band è selezionata da “La Canzonetta”, e partecipa alla compilation “Napoli Sound System vol. 2”. Nel 2007, i Moodhula lavorano in studio al loro primo Ep “Quasi Tutto” e sono impegnati in nuove performance live. Nel 2008 il desiderio di suonare aldilà delle etichette porta la crew ad affiancare alla live band due nuovi progetti: il Moodhula Dj set e il Moodhula acoustic combo. Nell’aprile 2011 incontrano Andrea Cannata e lavorando in studio insieme a lui nasce il disco d’esordio Rewind – Play Solo Andata. La line-up live dei Moodhula include Giancarlo Sannino alle chitarre, Massimiliano Pone al basso e Andrea Cannata alla batteria.
Sabato 4 febbraio appuntamento con Madri, musical rock-progressive a cura degli Abash. Il gruppo si forma nell’ottobre del 98 sulla scia della rinata musica etno-popolare salentina. Alla ricerca di una identità, il gruppo incontra i ritmi tribali e ossessivi della vicina Africa e le suadenti melodie orientali, ma l’anima rock prevale e dà vita a quel rock mediterraneo un po’ progressive di cui può ritenersi unico interprete. Maurilio Gigante scrive il primo brano,”Salentu e Africa” e sarà il loro manifesto musicale. Nel maggio 2000 esce il loro primo cd “Salentu e Africa”, prodotto dal gruppo dove finalmente il popolare e l’etnico trovano nuova linfa in una esplosiva miscela rock che specie nelle esibizioni live suscita l’interesse di quella critica pugliese meno distratta dal fenomeno “pizzica”. Il secondo disco esce nel Luglio del 2004 ed è prodotto da Rai Trade, successo di vendite per gli Abash che con “Spine e malelingue” confermano l’indirizzo progressive della loro musica ma anche il sogno di un di Mediterraneo di pace e un Salento approdo di nuove speranze. Nel frattempo numerosi i concerti in tutta Italia mentre la loro musica rientra in alcune compilation tra cui “Musichetnie” ed. Redland , “Canti sull’aia”, “Lecce art Festival”. Nel 2006 iniziano le registrazioni del loro terzo CD, “Madri senza terra”, e i nuovi brani contenuti sono i più maturi della loro produzione per sonorità e stile. Il disco è prodotto e distribuito da “Il Manifesto” e prepara la strada per un percorso ancora più originale anche nel loro concerto.
Domenica 5 febbraio si festeggia il sessantassettesimo compleanno di Bob Marley con uno spettacolo da non perdere organizzato da Heart on fire sound. Sul palco si alterneranno le voci di Treble (Lu Professore), Cesko (Après la Classe), Kg-Man, Sistha Kinky, Henry. La band sarà composta da Dema (Antonio De Marianis Dema) alla batteria, Sciampy (Emanuele Carcagni) e Sure (Adriano Sicuro) alle chitarre, Ruspa (Errico Carcagni Ruspa) al piano, Cusci (Cusci Envelope) all’organo, V-Bass (Valerio greco) al basso. A seguire dancehall con Heart on fire sound (Dj Postino & Big Paco).