Avranno inizio lunedì le operazioni peritali sul pc che Massimo Buonerba aveva portato a riparare qualche giorno prima di essere arrestato nel dicembre scorso. In mattinata il procuratore aggiunto Antonio De Donno ha conferito l’incarico all’ingegner Luigina Quarta, mentre la difesa si è riservata di nominare un consulente.
Entro 60 giorni la consulenza sarà sulla scrivania del pm. Intanto proseguono le indagini sulla realizzazione del filobus e sui conti milionari sequestrati a Buonerba in Svizzera. A Lugano il procuratore Cataldo Motta si recherà a breve per acquisire la documentazione oggetto della rogatoria.
L’ex consulente giuridico dell’ex sindaco di Lecce è in carcere dal 13 dicembre scorso, con l’accusa di concussione. Avrebbe indotto il progettista del filobus Giordano Franceschini, già arrestato poi scarcerato, a pagargli tangenti per 659mila euro in cambio dell’incarico. Un’accusa che il Tribunale del riesame ha riqualificato in corruzione, sostenendo che tra i due indagati ci sia stato un accordo. A nulla è servita l’istanza di scarcerazione depositata dalla sua difesa, l’avvocato Sabrina Conte, proposta sulla base delle condizioni di salute del docente leccese. Per i periti Buonerba può restare in carcere.