Si chiama “Strike al colore” la nuova campagna di sensibilizzazione per il piano del colore e dell’arredo urbano, presentata questa mattina a Palazzo Carafa.
Promotori dell’iniziativa il Centro Commerciale Mongolfiera in collaborazione con l’Industria Vernici Duriplastic, che hanno creato una serie di birilli cartonati della grandezza di 3 metri l’uno raffiguranti alcune strutture disseminate nella Provincia Leccese, famose per i colori e per le particolari forme architettoniche.
L’arancio e il rosso orientaleggiante di S. Cesarea Terme e S. Maria di Leuca, l’azzurro di Gallipoli, il giallo di Copertino e il bianco di Ostuni, sono solo alcuni dei colori raffigurati nei 16 birilli che coloreranno la galleria del centro commerciale Mongolfiera fino al 19 febbraio.
Lo scopo di questa campagna di comunicazione, che è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Lecce e dalla Regione Puglia, è di puntare alla sensibilizzazione dei cittadini alle opere di architettura minore, che per decisioni prese autonomamente e mancanza di rispetto per il decoro urbano, rischiano di essere rovinate da lavori grossolani o da opere di ristrutturazioni che non tengono conto della bellezza e valenza storica delle strutture.
Sono opere minori che rappresentano il tessuto senza il quale i grandi monumenti perderebbero il loro significato ma che però non vengono considerate dai cittadini allo stesso modo. La Provincia di Lecce è stata la prima in Italia ad adottare un piano del colore e dell’arredo urbano e ha accolto con grande soddisfazione l’iniziativa di Mongolfiera e Duriplastic a perseguire questo obiettivo che inizierà con questa campagna di comunicazione e continuerà con altri eventi in programma nei prossimi mesi.
“Questo è un argomento sensibile”, afferma il Sindaco Paolo Perrone, che ha partecipato alla presentazione questa mattina assieme all’assessore all’urbanistica Severo Martini e ai direttori di Mongolfiera e Duraplastic, Davide Vitale e Francesco Palazzo. “E grazie ad operatori privati nascono queste campagne che hanno valenza sociale e culturale e che pongono l’attenzione verso architetture che pur essendo minori sono comunque di qualità. Tali architetture però, vengono spesso messe in secondo piano perché sono più contemporanee rispetto a quelle cinquecentesche per cui siamo famosi. La grande sfida è proprio quella di riportare l’attenzione sull’arte più moderna.”
Nei birilli manca Lecce. Il motivo è semplice, è stato detto: Lecce non ha colori, è bianca con la sua pietra leccese e i suoi monumenti sono meno oggetto di “intonacature selvagge e infissi incompatibili”. Peccato per gli episodi di vandalismo, però…