Ha ammesso le sue colpe Gianluca Mascherpa, l’allenatore di pallavolo di 49 anni, originario di Squinzano, arrestato dai carabinieri per avere adescato su internet ragazzine minorenni. “Aiutatemi” ha raccontato al gip “sono disposto anche a sottopormi alla castrazione chimica”
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, tenutosi nelle scorse ore davanti al gip Donatella Banci Buonamici, l’allenatore salentino ha sostanzialmente confermato le accuse, riconoscendo la propria malattia e chiedendo di essere curato con la castrazione chimica.
Mascherpa, da anni a Milano, dove vive con la madre, era stato arrestato sabato scorso dai carabinieri di Trezzano sul Naviglio. Dalle indagini dei militari, è stato accertato come il 49enne avesse creato due falsi profili, per chattare su facebook e altri social network, tra i quali Netlog e Messenger, e adescare le ragazzine.
In qualche occasione sarebbe riuscito anche a farle compiere atti sessuali in diretta web. Già in passato, Mascherpa era stato arrestato e condannato per episodi simili. Era stato scarcerato nel 2010.
Sarebbero almeno una dozzina le ragazzine adescate in tutta Italia, tra gli 11 ed i 16 anni, che l’allenatore di pallavolo sarebbe riuscito ad avvicinare spacciandosi per un brillante 15enne, nascondendosi dietro il nickname «Skizzatonero» o «Simoroller96».
Dopo l’iniziale corteggiamento virtuale, iniziava il bombardamento psicologico verso le vittime, indotte ad obbedire alle sue parole. Mascherpa le invitava a mostrarsi nude in webcam e a compiere atti di autoerotismo. L’arresto è scattato quando l’uomo ha tentato un approccio reale, con due ragazzine della squadra di pallavolo di cui era allenatore, raggiunte all’uscita di scuola, che hanno poi raccontato tutto ai genitori. Da qui la denuncia e le manette. Il salentino, attualmente rinchiuso nel carcere di San Vittore, inoltre, avrebbe chiesto di essere trasferito nel carcere di Bollate, perché in quel penitenziario lavora lo specialista, che lo aveva in cura, per guarire da questa sua perversa malattia.