Nuovo interrogatorio in carcere, questa mattina con inizio alle ore 10, per Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore 68enne di Copertino, reo confesso dell’attentato di sabato 19 maggio davanti alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi, in cui ha perso la vita la 16enne di Mesagne Melissa Bassi
, ed altre cinque studentesse come lei sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave. Si tratta del terzo interrogatorio, dopo quelli avvenuti in questura a Lecce il 6 giugno e tre giorni dopo in occasione dell’udienza di convalida del fermo di pg, nello stesso istituto di pena.
Secondo quanto si e’ appreso sarebbe stato lo stesso Vantaggiato, difeso dall’avvocato Franco Orlando del foro di Lecce, a sollecitare il nuovo interrogatorio, che verra’ svolto dai pm titolari dell’inchiesta, Guglielmo Cataldi della Dda di Lecce e Milto De Nozza della Procura di Brindisi. Non e’ escluso che l’uomo, titolare di un deposito per la vendita di gasolio da riscaldamento, voglia chiarire gli interrogativi rimasti in sospeso, a cominciare dalla destinazione delle altre tre bombole con innesco e quindi pronte per esplodere, trovate martedi’ scorso nel suo oliveto di Copertino. Al suo legale, Vantaggiato ha spiegato che aveva intenzione di utilizzarle lo stesso giorno della strage a Brindisi, assieme alle altre tre da lui portate davanti alla “Morvillo Falcone” e fatte esplodere. La tesi non ha convinto gli inquirenti, che continuano ad indagare nel passato dell’imprenditore, per appurare se ci sia la sua mano dietro ad alcuni attentati rimasti insoluti.