Le telecamere lo hanno ripreso all’opera, mentre strattonava il dipendente della banca, per farsi consegnare i soldi. Ed è proprio dai fotogrammi che la polizia lo ha riconosciuto e per lui, in mattinata, è scattato un nuovo arresto.
Si tratta del l’ex latitante ed attuale collaboratore di giustizia Giuseppe Manna, 45enne, di San Cesario di Lecce, già rinchiuso nel carcere di Vercelli.
La polizia lo ritiene responsabile della rapina ai danni del “Banco San Geminiano e San Prospero” di Modena, messa a segno il 17 febbraio del 2011, durante il periodo della sua latitanza, dopo essere evaso dal carcere di Taranto, usufruendo di un permesso, il giorno di Natale del 2010.
Dalla banca, Giuseppe Manna riuscì a fuggire con 550 euro. In quell’occasione, entrò col volto scoperto, parzialmente nascosto da un berretto con visiera, e senza esibire armi costrinse il cassiere a farsi consegnare i soldi.
Dopo l’evasione di Taranto, dopo essersi reso irreperibile per alcuni mesi, la squadra mobile di Lecce lo arrestò a San Cesario, suo paese d’origine, il 2 marzo del 2011.