Ha patteggiato tre anni di reclusione Federico Giuseppe Cavalera, 31enne di Lequile con le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. E’ quanto disposto dal gup Antonia Martalò dopo che l’avvocato difensore Luigi Rella aveva concordato la pena con il sostituto procuratore Paola Guglielmi.
L’arresto del giovane risale al 30 aprile scorso. Come accertato dalle indagini dei carabinieri, Cavalera, avrebbe più volte usato violenza nei confronti della madre al fine di farsi consegnare, in diverse circostanze, somme di denaro necessarie a soddisfare le proprie “necessità”. I fatti risalgono al 2011, quando i soprusi del giovane, arrivato persino ad impossessarsi dell’autovettura di famiglia e a vendere vari oggetti della casa, costrinsero la madre a rivolgersi ai Carabinieri per ottenere protezione, ma anche conforto, per via dei folli gesti del figlio, quando era in preda a crisi. Ingiurie, violenze e minacce erano, infatti, ormai all’ordine del giorno. L’intervento dei Militari della Stazione di San Pietro in Lama, sia in chiave investigativa per ricostruire e riscontrare i comportamenti delittuosi del 31enne, sia per supportare la vittima, hanno parzialmente contenuto la furia del giovane, nonostante le varie denunce susseguitisi sempre dello stesso genere.