Perquisizioni anche nel Salento, nell’ambito del maxi blitz condotto dai carabinieri del Ros in tutta Italia e all’estero. Si chiama “Ardire” l’operazione coordinata dalla procura di Perugia che ha portato a dieci arresti all’alba di oggi.
Ventiquattro in tutto le persone scritte sul registro degli indagati, presunti appartenenti alla Federazione anarchica informale e al Fronte rivoluzionario internazionale, accusati di aver preso parte ad attentati, o di esserne stati anche indirettamente coinvolti. Nessuno di loro è salentino ma due soggetti, un uomo e una donna copertinesi, sono stati destinatari, in mattinata, di perquisizioni domiciliari di tipo documentale, necessarie per reperire materiale utile agli investigatori e riconducibile agli indagati e condotte dagli uomini del Ros di Lecce, alla guida del colonnello Paolo Vincenzoni. Si tratta di due soggetti già noti negli ambienti anarco-insurrezionalisti, e coinvolti nell’operazione “Nottetempo”, condotta a Lecce, nel maggio del 2005.
Tra i numerosi attentati che gli inquirenti addebitano agli indagati, raggiunti anche all’estero dai militari dell’Arma, c’è quello condotto ai danni dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato sotto la propria abitazione, lo scorso 7 maggio.
Le accuse mosse agli indagati riguardano, tra l’altro, episodi di violenza come quello del 2009 ai danni dell’Università Bocconi, alla sede di Equitalia nella capitale, presso la sede della Deutsche Bank di Francoforte e contro l’ambasciata greca di Parigi nel 2011.
I reati contestati, sono costituzione, direzione e partecipazione a una associazione con finalità di terrorismo, eversione e programmazione di campagne terroristiche.