Cercano di sfruttare la distrazione del conducente e contando su un danno di lieve entità rimborsabile sul posto, senza il coinvolgimento delle compagnie di assicurazione, cercano di racimolare 100 euro.
Ma questa volta la cosiddetta “truffa dello specchietto” non ha funzionato e in due sono finiti nei guai. Si tratta di un 42enne e un 43enne di Oria, entrambi già noti alle forze dell’ordine, denunciati a piede libero con l’accusa di simulazione di reato, danneggiamento di autovettura e tentata truffa in concorso.
L’indagine dei carabinieri è iniziata dalla denuncia presentata da una signora di Parabita, la quale raccontava che il 16 maggio scorso, nel tardo pomeriggio, nel transitare a bordo della propria vettura per una via di Alezio, veniva fermata dai due, a loro volta a bordo di un altro mezzo, poiché la accusavano di aver danneggiato uno degli specchietti laterali della loro macchina. Scesi dal loro veicolo, addirittura, al fine di avvalorare la loro tesi, con una oggetto appuntito danneggiavano la macchia della signora, nella parte laterale, con lo scopo di far rilevare dove il loro specchietto avrebbe sbattuto. Chiedevano a quel punto 100 euro alla denunciata quale compenso per il danno subito, ma invano, in quanto la signora si rifiutava.
Decidevano quindi di allontanarsi, recandosi presso la Stazione Carabinieri di Parabita, dove, i due truffatori, addirittura, presentavano una denuncia per danneggiamento nei confronti della signora. I militari, a quel punto, inviavano tutta la documentazione acquisita ai Carabinieri della Stazione di Alezio, i quali iniziavano una accurata ricostruzione di quanto accaduto, sino a quanto non emergeva il tentativo di truffa. Indagini in corso allo scopo di verificare se altri simili episodi si siano verificati in zona.