E’ stato convalidato il fermo per i tre “ladri di bambini”, fermati dai carabinieri sabato pomeriggio, dopo avere tentato di rapire due undicenni. I tre, tutti cittadini indiani, restano in carcere.
La vicenda è ormai nota all’opinione pubblica. I tre indiani, M.S.M., classe ’76, H.M.H, classe ’78, e M.N.A., classe ’82, sono stati fermati sabato pomeriggio a San Foca dai carabinieri della stazione di Melendugno, dopo avere tentato di sequestrare due ragazzini della provincia di Lecce.
Ed è proprio grazie alla testimonianza diretta dei due minorenni che i militari sono riusciti a ricostruire i tentativi di rapimento.
Il primo episodio risale allo scorso 19 Luglio, quando un bambino, di appena 12 anni, era stato avvicinato da tre uomini a bordo di un furgone bianco, un Fiat Scudo di colore grigio. Lo avevano avvicinato con modi gentili, offrendogli un passaggio sino a casa. Ma il ragazzino, impaurito, era scappato a gambe levate, non prima di annotare sul suo cellulare il numero di targa del furgone ed il modello del veicolo.
Il secondo episodio risale al giorno successivo. Obiettivo, una bambina di 11 anni, avvicinata con le stesse modalità. Ma i tre, in questa circostanza, si sarebbero spinti oltre, provando a fermare la bici della ragazzina e seguendola sin sotto casa. I due ragazzini, molto turbati per l’accaduto, avrebbero avuto serie difficoltà ad addormentarsi.
Le ricerche incessanti dei carabinieri della stazione di Melenduno, coadiuvati dal personale della locale Polizia Municipale, hanno consentito di rintracciare il furgone a San Foca, con a bordo i tre indiani.
Accompagnati in caserma, i tre extracomunitari sono stati riconosciuti in foto dai due ragazzini e per loro è scattato il fermo. Fermo convalidato in mattinata dal gip Antonia Martalò, che concordando la ricostruzione dei fatti proposta dagli inquirenti, ha disposto la loro permanenza in carcere.