È stato trasferito in una cella del braccio maschile del carcere di Borgo San Nicola di Lecce, ma sempre in isolamento, Giovanni Vantaggiato, il 68enne reo confesso della strage di Brindisi del 19 maggio scorso, quando in seguito alle esplosioni davanti alla scuola Morvillo morì una ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, e rimasero ferite gravemente
altre cinque studentessa. All’imprenditore di Copertino era stata assegnata in un primo momento una cella della sezione nido del braccio femminile. Vantaggiato e’ in carcere dalla notte fra il 6 e il 7 giugno scorsi quando fu sottoposto a fermo dai pm della Dda di Lecce dopo essere stato identificato attraverso la targa di una delle auto utilizzate per organizzare l’attentato, condotto in questura e interrogato fino a quando non decise di ammettere le proprie responsabilita’. Lo spostamento nel braccio maschile dell’uomo e’ avvenuto la scorsa settimana ed e’ stato deciso – stando a quanto riferisce l’avvocato dell’uomo, Franco Orlando – ”per ragioni logistiche e non di altro genere”. Il regime carcerario non e’ infatti mutato: Vantaggiato resta in isolamento pur potendo, a differenza dei primi giorni di detenzione, guardare la televisione e leggere i giornali che pero’ non gli vengono forniti. Il 3 luglio scorso il Tribunale del Riesame di Lecce, rigettando il ricorso della difesa del legale dell’uomo, accusato per i fatti di Brindisi di strage aggravata dalla finalità terroristica e di possesso e esplosione di ordigno micidiale, aveva confermato la misura cautelare in carcere di cui era stata chiesta l’attenuazione. All’imprenditore di Copertino e’ impedito qualsiasi contatto con gli altri detenuti.