A Melpignano, comune salentino di poco più di 2mila abitanti, i cittadini puntano a trasformarsi nei produttori e fornitori di energia di se stessi, dotando gli edifici di impianti fotovoltaici.
Ad aiutarli nell’intento, c’è la Cooperativa di Comunita’ nata proprio allo scopo di promuovere la cultura dell’energia rinnovabile ed incentivare la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica per uso domestico. Non solo cittadini, quindi, ma cittadini soci cooperatori utenti. La cooperativa e’ impegnata a realizzare gli impianti fotovoltaici sui tetti di proprieta’ dei soci che abbiano manifestato la propria disponibilita’, permettendogli di usufruire dell’energia prodotta per gli usi domestici. Il cosiddetto ‘scambio sul posto’. L’utile ricavato dalla produzione di energia residua, potra’ essere utilizzato per interventi a favore della comunita’, dalla sistemazione di strade all’ illuminazione, e per creare altre opportunita’ di lavoro nella comunita’ stessa. Insomma, un cerchio che si chiude in maniera virtuosa, con i cittadini impegnati in prima persona per lo sviluppo del borgo, contribuendo alla crescita economica, culturale e sociale della comunita’. Prima c’e’ stato lo studio di fattibilita’ redatto dal Comune in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Universita’ del Salento e con la Cooperativa Sociale Officine Creative di Lecce, poi sono stati censiti 180 edifici dove sara’ possibile installare gli impianti fotovoltaici. La risposta dei cittadini di Melpignano e’ stata subito positiva e in 71 hanno partecipato alla costituzione della Cooperativa di Comunita’, con il Comune nei panni di socio sovventore; poi ha aderito all’iniziativa di Coopfond, il fondo per la promozione cooperativa di Legacoop.Tra i vantaggi del progetto, oltre alla produzione di energia pulita, c’e’ anche il riconoscimento economico ai soci utenti (cittadini) dell’energia immessa in rete e non utilizzata. E per quanto riguarda gli incentivi, il loro utilizzo viene deciso dai soci della cooperativa, quindi i cittadini: una parte serve per rientrare dall’investimento in banca e l’utile non ripartito tra i soci puo’ essere reinvestito nella comunita’. Non e’ u caso che Melpignano, oltre ad essere celebre per la Taranta e a far parte del Club Borghi Autentici d’Italia, aderisce anche all’Associazione Comuni Virtuosi per la gestione ecosostenibile del territorio.