C’è la richiesta di patteggiamento a tre anni ed otto mesi per Alessio Bellanova, il 31enne originario di Cellino San Marco ma residente a Lecce, arrestato il 23 novembre scorso quando venne sorpreso con oltre un etto di cocaina. I suoi avvocati difensori Umberto Leo ed Elio Maggio hanno concordato la pena con il sostituto procuratore Francesca Miglietta ed ora la parola finale spetta al gup Simona Panzera nell’udienza fissata per il prossimo 25 marzo. Il nome di Bellanova è anche accostato ai recenti episodi di sangue avvenuti tra Lecce e l’hinterland dove, alla fine dello scorso anno, si susseguirono una serie di rappresaglie tra gruppi avversi e in lotta per la spartizione degli illeciti business. Bellanova, infatti, la sera del 30 ottobre scorso, si trovava in compagnia di Davide Vadacca, il 31enne leccese, ferito in un agguato tesogli in un’area di servizio alla periferia di Lecce. Da quel momento gli investigatori intensificarono i controlli su Bellanova, culminati nel suo arresto con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il 31enne stava viaggiando in auto in direzione della zona industriale di Surbo quando venne fermato dai finanzieri della compagnia di Lecce, comandati dal capitano Laura Patriarca. Gli investigatori, con al seguito le unità cinofile, avviarono i controlli sull’autovettura. Alla vista delle forze dell’ordine, Bellanova tradì un eccessivo e ingiustificato nervosismo e i finanzieri estesero gli accertamenti all’interno dell’abitacolo dell’auto. Spuntò così la droga, circa 100 grammi di cocaina e Bellanova finì in carcere. Nell’ambito della stessa operazione, poi, la conducente dell’autovettura, una 29enne leccese, identificata nella convivente di Bellanova, venne denunciata a piede libero per concorso nella detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Con un’istanza al gip, con il consenso del pm, successivamente Bellanova ottenne i domiciliari dove si trova tuttora ristretto.
F.O.