Due anni di reclusione sono stati inflitti in abbreviato nei confronti di Benito Maruccia, 47enne di Castrignano dei Greci, titolare in paese di una pescheria. La sentenza è stata pronunciata dal gup Carlo Cazzella che ha ridimensionato l’impianto accusatorio rappresentato in aula dal sostituto procuratore Donatina Buffelli, in sostituzione della collega Roberta Licci, titolare del fascicolo d’indagine. Il pubblico ministero aveva sollecitato cinque anni di carcere. L’uomo, tuttora ai domiciliari con il permesso a raggiungere il posto di lavoro, venne arrestato dai carabinieri della stazione di Martano nei pressi del cimitero di Carpignano Salentino. I militari sorpresero l’insospettabile pusher mentre, a bordo della propria auto, era intento a cedere eroina ad un 54enne del posto. Le successive perquisizioni immediatamente disposte consentirono di recuperare sei involucri di cellophane per un totale di circa 6 grammi di cocaina, di una bustina con 1,2 grammi di eroina, di mezzo grammo di hashish, oltre ad un coltello multiuso ed al materiale per il confezionamento. Secondo quanto accertato dai carabinieri, Maruccia aveva messo in piedi un sistema molto efficace per i suoi affari offrendo ai clienti la possibilità di assumere le sostanze stupefacenti direttamente in un locale nella sua disponibilità, comunicante con la propria abitazione. Da qui l’avvio delle indagini culminate nell’arresto di Maruccia. L’uomo, nel corso dell’interrogatorio di convalida, negò tutti gli addebiti
F.O.