GIORGILORIO – (Surbo) Sorpreso in macchina con diverse dosi di cocaina con la successiva perquisizione in casa saltarono fuori ulteriori 600 grammi di polvere bianca oltre ad una magnum 357 e per Paolo Golia, originario di Torchiarolo, ma da tempo residente a Giorgilorio, frazione di Surbo, scattarono le manette. Nella giornata di ieri il 30enne è stato condannato in abbreviato a cinque anni di reclusione dal giudice monocratico della prima sezione penale, Maddalena Torelli, con le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma con matricola abrasa. L’avvocato difensore Ladislao Massari, invece, aveva sollecitato quattro anni e quattro mesi così come in sede di patteggiamento precedentemente rigettato dal gip. Golia venne intercettato dai carabinieri di Lecce in viale Grassi e il 30enne, al momento del controllo, cercò di camuffare le proprie generalità esibendo, ai militari, la patente di guida del cugino-sosia. I militari trovarono 13 dosi di polvere bianca in una confezione di fazzolettini di carta sistemati in una tasca del giubbotto, insieme a 750 euro. Gli accertamenti si estesero anche all’interno della sua abitazione e qui non mancarono altre sorprese. In una borsa-frigo erano nascosti 6 etti di cocaina, parte dei quali già suddivisi in 70 dosi, parte invece, ancora da tagliare, allo stato purissimo e poco meno di 20 mila euro nascosti in un accappatoio. Dalla perquisizione domiciliare, poi, spuntò anche una Magnum 357 con 6 proiettili già inseriti nel tamburo ed altri 6 nascosti in un passamotagna e per Golia si aprirono le porte del carcere.
F.OLI.