POGGIARDO (Lecce) – Il Tribunale del Riesame, Presidente ed Est. Piccinno, ha accolto il ricorso proposto nell’interesse della Società Progetto Ambiente dagli Avv.ti Luigi Quinto e Carlo Raffo avverso il provvedimento con il quale il GIP del Tribunale di Lecce aveva disposto il sequestro preventivo dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani di Poggiardo.
Nella discussione svoltasi nella giornata di venerdì i difensori della Società hanno dimostrato come il provvedimento di sequestro fosse fondato su un presupposto errato in fatto perché finiva per attribuire in via automatica all’impianto la responsabilità dei presunti cattivi odori registrati nel Comune di Poggiardo senza che vi fosse stato un accertamento sull’origine degli stessi.
Nel corso dell’udienza l’avvocato Luigi Quinto ha evidenziato come il provvedimento di sequestro abbia trascurato tre circostanze decisive. La prima, che l’impianto è espressamente autorizzato alle emissioni in atmosfera, seppur entro certi limiti, con riferimento alle sostanze contestate; la seconda, che gli accertamenti condotti da ARPA Puglia sul perimetro dell’impianto non solo hanno escluso la presenza di emissioni oltre i limiti di normale tollerabilità, ma hanno altresì consentito di verificare che le emissioni provenienti dall’impianto sono ad un livello così basso da non raggiungere neppure le soglie di percepibilità individuate dall’Organizzazione mondiale della sanità; da ultimo, che l’impianto della Progetto Ambinete, per natura e caratteristiche, è incompatibile con le emissioni contestate ed in particolare con la produzione di biogas, che può essere generato solo da impianti di discarica, quale non è quello di Poggiardo.
Il Tribunale del Riesame ha condiviso tale impostazione e ha disposto il dissequestro dell’impianto e la contestuale restituzione dello stesso nella disponibilità della Società.
Appena avuto notizia del provvedimento di sequestro – ha commentato l’amministratore della società Antonio Albanese – eravamo fiduciosi che la vicenda si sarebbe risolta in tempi brevi in senso favorevole alla Soc. Progetto Ambiente che ha sempre gestito l’impianto con grande attenzione e professionalità. Era evidente come il provvedimento cautelare fosse frutto di un equivoco.
I tempi brevissimi in cui si è pronunciato il Tribunale del Riesame consentono di scongiurare una situazione di emergenza che si sarebbe verificata se il sequestro si fosse protratto ulteriormente. L’impianto della Progetto Ambiente serve un ampio bacino di utenza. Vengono infatti conferiti i rifiuti indifferenziati raccolti in 46 comuni della Provincia di Lecce.