CASARANO (Lecce) – Anche i ricchi rubano? Stando a quanto ipotizza la Procura parrebbe proprio di sì. L’accusa di furto aggravato viene ipotizzata nei confronti di Tatiana Martinucci, 35enne di Specchia, nella sua qualità di legale rappresentante della ditta “Martinucci srl”, conosciuta in tutto il Salento per le pasticcerie e gelaterie gestite sia sulla costa che nell’entroterra. Il pubblico ministero Angela Rotondano ha emesso il decreto di citazione a giudizio nei confronti della Martinucci. Nessun’udienza preliminare. Si va direttamente a dibattimento. Il processo si aprirà il prossimo 27 ottobre dinanzi al giudice della prima sezione penale Silvia Minerva.
L’indagine è stata avviata dagli ispettori dell’Enel che si sono accorti di un consumo di energia elettrica inferiore rispetto alla mole di lavoro presso la pasticceria di Casarano. E’ stato così scoperto l’escamotage. Sulla civetteria del circuito amperometrico e voltometrico sarebbero state realizzate delle resistenze saldate che avrebbero determinato “una diminuzione nella registrazione dell’energia consumata e quindi la sottrazione illecita di quella effettivamente consumata” così come riportato nel capo d’imputazione.
I prelievi di energia sarebbero andati avanti fino al 14 aprile del 2011. Il risparmio tramite questo escamotage non è stato quantificato. Ovviamente le contestazioni della Procura non rappresentano un verdetto di condanna anticipato. La nota imprenditrice potrà dimostrare la correttezza del proprio operato nel corso del processo e controbattere alle accuse mosse dagli inquirenti.
F.Oli.