LECCE – Sei indagati, a vario titolo, per i presunti abusi sessuali su una ragazzina di 13 anni affetta da un lieve deficit psichico residente in un comune del nord Salento. Una storia di violenze, silenzi e complicità. Allo stato tutte da dimostrare ma che gettano un’ombra sinistra su una vicenda triste e degradata. La Procura ha chiesto e ottenuto l’ascolto protetto della ragazzina tramite l’incidente probatorio. L’appuntamento è fissato per il 19 dicembre prossimo davanti al gip Cinzia Vergine. Quel giorno la giovane si sottoporrà anche ad una visita presso un centro specialistico per riscontrare eventuali segni di violenza. L’indagine è stata avviata nei mesi scorsi. I carabinieri della locale stazione hanno eseguito una perquisizione in casa di uno degli indagati. Gli input investigativi sono scattati con una serie di comportamenti strani della ragazza.
La minorenne è stata notata più volte in compagnia di quell’uomo. In macchina molto spesso. All’entrata di bar e pizzerie in altre. E poi quel look da ragazza molto più grande. Sempre curata e ben vestita. I sospetti sono arrivati anche dalla scuola. L’atteggiamento della minorenne con i maschietti non sono passati inosservati alla dirigente scolastica che aveva così allertato i servizi sociali. E emerso così come il rapporto fra la minore e l’amico di famiglia fosse molto solido. Durante le festività pasquali l’uomo avrebbe raggiunto casa della giovane. Anche la stessa ragazzina non ha fatto esplicito riferimento a rapporti sessuali nel corso di un primo ascolto alla presenza della psicologa Annalisa Bello, alla dirigente scolastica e all’insegnante di sostegno.
Con qualche titubanza, la minore ha parlato di attenzioni morbose e di forme di gelosia dello “zio” non appena il presunto molestatore veniva a sapere che frequentava suoi coetanei. Una tesi suffragata dai messaggi conservati nella memoria del cellulare e su WhatsApp. Con il prosieguo delle indagini sono emerse responsabilità a carico di altre persone che, nonostante fossero al corrente dei presunti abusi, non avrebbero denunciato alcun episodio.
F.Oli.