LECCE – Sulla vicenda dell’applicazione ingiusta della Tari da parte di alcuni Comuni italiani (conteggi sbagliati a danno del contribuente), interviene Attilio Monosi, ex assessore ai Tributi per spiegare che i leccesi non hanno ricevuto alcuna ingiustizia. “Prendo spunto dagli articoli di stampa per fare chiarezza sull’applicazione della TARI negli ultimi anni. Intanto è necessario spiegare che le questioni sono ben tre e precisamente il ribaltamento dell’Iva sul contribuente, l’applicazione della quota variabile alle pertinenze e la quantificazione della quota variabile delle pertinenze sulla base dei componenti del nucleo familiare. Rispetto al primo ed al terzo punto chiarisco che l’ufficio tributi fino al 2017 non l’ha mai ribaltato l’onere dell’Iva sui contribuenti e pertanto il Comune di Lecce è fuori da questo problema.
Inoltre per quanto riguarda il numero dei componenti del nucleo familiare ai fini della quantificazione della quota variabile sulla pertinenza, l’ufficio tributi ha effettuato il calcolo su un solo componente simbolico a prescindere dal numero dei componenti effettivi il nucleo familiare. Per quanto concerne infine l’applicazione della quota variabile anche sulla pertinenza ricordo che l’ufficio tributi, in sede di prima applicazione, fu assistito da un consulente che operò con il Ministero ai fini del passaggio dalla TARES alla TARI. Tale orientamento fu successivamente sposato anche da Anci. È inoltre indispensabile ricordare che il piano finanziario della TARI non porta utili al Comune e pertanto il suo saldo è sempre pari a zero. Ciò vuol dire che il minor costo per la tassa rifiuti sopportato da una categoria di contribuenti si riflette in senso negativo sugli altri. Quindi in sintesi il contribuente che avrà eventualmente diritto ad un rimborso per quanto pagato in più negli anni precedenti dovrà versare una maggior quota di parte variabile sulla Tari del 2018 sugli immobili diversi dalle pertinenze.
È come togliersi i soldi da una tasca per metterseli nell’altra. Ritengo necessario questo chiarimento per evitare inutili ed ingenerose speculazioni mediatiche non tanto nei confronti del sottoscritto quanto nei confronti di tutto l’apparato tecnico ed amministrativo dell’ufficio tributi del Comune di Lecce che da sempre, con dedizione, impegno e professionalità, garantisce l’equità fiscale in questo Comune”.