Infopoint, “l’ufficio del comune è inagibile e deve ancora arrivare il materiale pubblicitario”. Polemiche sull’esclusione della pro loco Lecce

LECCE – In mattinata, durante la Commissione controllo XI che si è tenuta a Palazzo Carafa, si è capito perché l’infopoint non parte da un mese e mezzo, pur essendo pronta anche la convenzione: “Dopo aver stipulato il contratto, ci siamo resi conto che i locali necessitavano di una manutenzione un pochino più approfondita -confessa l’architetta Claudia Branca, dirigente del Comune di Lecce -L’ufficio non è partito a regime, ma c’è la disponibilità degli operatori a fornire tutte le informazioni. I compensi decorreranno da quando il servizio sarà effettivo a pieno titolo, quindi non pagheremo da aprile”. Non è ancora chiaro quando arriverà il materiale informativo dall’Aret (Puglia Promozione): la dirigente spera entro pochi giorni. L’opposizione si chiede perché sia stato effettuato il trasferimento dal Sedile a Palazzo Carafa, senza che i nuovi uffici fossero pronti. “A metà giugno, la città non ha ancora un infopoint turistico pubblico adeguato in funzione” – protesta il presidente Antonio Rotundo. Tra l’altro l’infopoint sta funzionando “a livello ufficioso”, ma manca un numero di telefono e un ufficio funzionante: ecco perché la firma sulla convenzione, che parte da giugno, non è stata ancora apposta da parte della pro loco assegnataria del servizio (che vorrebbe essere pagata per il lavoro preparatorio svolto da aprile in poi, visto che non è addebitabile a lei la mancata disponibilità degli uffici a Palazzo Carafa).

Il 10 aprile la giunta Poli Bortone ha scelto di affidare il punto informazioni turistiche del centro storico alla proloco “La Rotonda San Cataldo APS Leda”, con sede a Lecce, in Via Pistoia n. 5, scartando la pro loco di Lecce (c’erano solo due domande in campo): il presidente è Luigi Rizzo, esperto di terzo settore e vecchia conoscenza del centrodestra. In Commissione scoppiano le polemiche: il presidente Unpli, Rocco Lauciello si dice “imbarazzato” per l’esclusione della pro loco Lecce: “Mi auguro che le proloco collaborino, come prevede la legge regionale”. 

“Io non faccio distinzione fra la Proloco di Lecce e quella di San Cataldo, anche perché se qualcuno chiede informazioni sulle marine non credo che non si possano dare o si possa dire di rivolgersi alla pro loco di San Cataldo (si tratta sempre di Lecce) – risponde la dirigente – Se ci fosse stato qualche dubbio sulla legittimità dell’atto, c’erano tutti i termini per poterlo impugnare. Il codice degli appalti mi consente un affidamento diretto, quindi l’atto è pienamente legittimo, inoltre la legge regionale consente di operare come abbiamo fatto. Il progetto presentato dalla Proloco di San Cataldo era migliore: la valutazione tecnico-economica ha portato a scegliere questa associazione. Inoltre con la Proloco Lecce ci sono stati una serie di problemi che sono agli atti: qualche volta è rimasto incustodito il bene”. La data di apertura dell’infopoint di Palazzo Carafa, comunque, non è certa, perché non si può aprire un servizio pubblico senza i servizi igienici che devono ancora essere ultimati. La sede, dunque, non è agibile, ma la stagione turistica avanza.