F.Oli.
SURBO (Lecce) – C’è la richiesta di rinvio a giudizio per otto dei nove indagati coinvolti nell’inchiesta sugli appalti per un milione di euro alla ditta Trio Costruzioni e per finanziamenti illeciti canalizzati nel sostegno di un candidato nella campagna elettorale per le comunali del 2013 Surbo. Il sostituto procuratore Antonio Negro e il procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi hanno avanzato la richiesta che ora finirà al vaglio di un gip. Le notifiche, delegate ai carabinieri del Norm di Lecce, sono state completate nei giorni scorsi.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata per Oronzo e Vincenzo Trio, rispettivamente amministratore di fatto e procuratore speciale della Trio Costruzioni, di 37 e 39 anni, di Surbo; Giovanni Frassanito, 57, di Veglie, dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Surbo; Franco Mele, 53, di Surbo, titolare di una ditta subappaltatrice; Alessandro Monaco, 41, di Lecce, direttore tecnico della Trio Costruzioni; Antonio Pellegrino, 42, di Squinzano; Oronzo Fasano, 41, di Surbo e Giuseppe Conte, 63, di Surbo, esecutori materiali dei lavori. La posizione di Franco Vincenti, 62 anni, attuale assessore ai Lavori Pubblici, è stata stralciata. Per lui la Procura dovrebbe chiedere l’archiviazione. Le accuse, a vario titolo, sono di tentata estorsione aggravata, minaccia aggravata, frode nelle pubbliche forniture e falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Gli accertamenti sono stati avviati nel 2014 con una serie di sequestri di documentazione dagli uffici comunali e dalle sedi di alcune ditte. Inizialmente le indagini erano coordinate dal sostituto procuratore Antonio Negro. I successi sviluppi investigativi avrebbero poi imposto il travaso delle carte dell’indagine da un piano all’altro del palazzo di Giustizia finendo all’Antimafia. Gli investigatori hanno fatto luce sulle illecite procedure di affidamento di lavori pubblici nel Comune di Surbo per un valore superiore al milione di euro, mai effettuati o realizzati in difformità rispetto al capitolo tecnico d’appalto falsificandone i relativi certificati di regolare esecuzione. Sono due gli appalti su cui si sono concentrate le indagini. Il primo ha svelato un intrico di responsabilità su più livelli per i lavori di riqualificazione urbana di Piazza Unità Europea.
Secondo le indagini, la Trio Costruzioni avrebbe utilizzato basoli di spessore inferiore a quanto previsto dal contratto senza realizzare la rete fognaria prevista come miglioria ed affidata ad un’altra ditta con separata procedura. Il secondo appalto riguarda i lavori di urbanizzazione primaria in zona Fontanelle (affidati dal Comune di Surbo alla Trio Costruzioni) in cui sarebbero computati lavori di sbancamento mai effettuati e di conglomerato bituminoso di uno spessore superiore a quello reale. Gli investigatori avrebbero poi svelato episodi di presunte estorsioni (tentate) ai danni di alcuni dipendenti compiute da trio e il finanziamento della campagna elettorale di Franco Vincenti, ex vicesindaco e attuale assessore. Subito dopo l’avviso di conclusione, alcuni indagati hanno chiesto e ottenuto di essere interrogati per fornire la propria versione sui fatti. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Laura Minosi, Roberta Capodieci, Antonio Savoia, Elvia Belmonte, Cristiano Solinas e Luigi Rella
Un secondo filone d’indagine è stato aperto da tempo. La materia, al momento, è oggetto dei nuovi approfondimenti. C’è un elenco di appalti da verificare. Compaiono nella stessa informativa dei carabinieri. Nelle carte si fa riferimento all’appalto per la pubblica illuminazione e la manutenzione, ai lavori di adeguamento nella scuola media di via del mare e, infine, alla realizzazione del parco eolico. Nell’informativa dei carabinieri trovano spazio i lavori di manutenzione delle aree esterne del palazzetto dello sport, la reazione della fogna nera. Gli approfondimenti diranno se ci sono state state forzature. Nel registro degli indagati ci sarebbero una decina di nomi al vaglio degli inquirenti. Nel frattempo si è insediata una Commissione d’accesso per verificare se ci siano i presupposti per lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.