di F.Oli.
LECCE – Registri delle presenze falsati per incassare i compensi senza presentarsi a lezione. Due insegnanti di educazione fisica sono stati denunciati dopo un controllo che i carabinieri del Nas di Lecce hanno eseguito in una comunità psichiatrica a pochi chilometri da Lecce. Nei guai anche i tre responsabili della struttura.
I carabinieri hanno passato al setaccio la documentazione della comunità psichiatrica, alla quale è annesso un centro diurno per disabili. E dall’analisi delle carte acquisite hanno scoperto una serie di irregolarità e di presunti reati che, se confermati, configurerebbero sia un danno economico per il Servizio sanitario regionale, sia un disservizio nei confronti dei disabili che usufruiscono del centro e delle loro famiglie.
Dalle indagini, infatti, è emerso che due collaboratori esterni del centro, insegnanti di educazione fisica e di sostegno in due istituti scolastici pubblici della provincia, avrebbero falsificato i registri utilizzati per annotare le presenze presso la comunità. I docenti avrebbero affermato di trovarsi nei locali della struttura quando, in realtà, erano a scuola ad insegnare oppure in giornate in cui il centro era chiuso. Le annotazioni irregolari delle presenze si sarebbero svolte per tutto il 2017.
Lo scopo dei due insegnanti, secondo i militari del Nucleo antisofisticazioni, era quello di raggiungere il monte ore previsto dal contratto di collaborazione stipulato con la Asl e, quindi, di incassare il compenso pattuito, pari a circa cinquemila euro. Senza, però, prestare effettivamente servizio nel centro e, quindi, privando le persone disabili della loro presenza.
Nel corso dei controlli, poi, sono emerse altre irregolarità, che hanno fatto finire nei guai anche i gestori del centro. I militari, hanno accertato la mancata attivazione del servizio di trasporto e di accompagnamento dei disabili. Gli utenti, dunque, a causa di questa carenza non hanno potuto raggiungere la struttura e svolgere le attività previste. L’esito dei controlli è stato comunicato al magistrato di turno. Cinque persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria: i due docenti di educazione fisica e di sostegno e i tre responsabili del centro di salute mentale. Le accuse, a vario titolo, sono di truffa aggravata, falsità ideologica, abuso e omissione in atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio.