LECCE – L’istituto “Francesco Calasso” di Lecce scelto dal Miur tra 192 scuole italiane per una grossa novità nel campo formativo: si studieranno le materie in più lingue e il diploma sarà anche in francese, grazie all’introduzione del diploma Esabac.
In questo periodo d’innovazione scolastica, proposto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a seguito dell’avviso pubblico per l’ammissione alla sperimentazione dei percorsi quadriennali di secondo grado, il “Calasso” opererà nella massima flessibilità ed autonomia.
Il piano di studi prevederà un’implementazione delle lezioni in lingua inglese, cui possono aggiungersi le figure del lettore madrelingua con lo scopo di rendere maggiormente efficace l’interazione e, naturalmente, l’apprendimento.
Ci sarà, inoltre, una grande interazione tra le varie discipline, attraverso la metodologia Clil.
Si apprenderanno le varie discipline in varie lingue straniere. Ad esempio, il diritto verrà studiato in lingua inglese e la storia in lingua francese.
Si aggiungeranno corsi, opzionali di altre lingue come: spagnolo, tedesco, portoghese, russo e cinese, già presenti nell’offerta formativa della scuola.
Grande rivoluzione è che il conseguimento del diploma quadriennale darà l’opportunità agli studenti, che desiderano proseguire gli studi a livello superiore, di frequentare, da subito, sedi universitarie con lezione in lingua inglese; e tutto questo senza affrontare esami integrativi.
In questo modo il “Calasso” di Lecce darà più opportunità di lavoro ai loro allievi.
Si manterrà la struttura del liceo economico-sociale, ma implementando l’offerta formativa.
“Saranno analizzati – spiega il dirigente Mario Portaccio – i risultati valutativi dell’apprendimento “quadriennale” ed il relativo raccordo con i profili e le indicazioni nazionali, messe in atto. Le attività laboratoriali verranno integrate nelle discipline sulla base di progetti didattici pluridisciplinari che si fonderanno sulla comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali e metodologiche, in situazioni di lavoro, di studio e, poi, nello sviluppo professionale. Tutte le discipline, quindi, avranno i loro spazi laboratoriali, essendo la scuola già dotata anche di laboratori mobili wireless”.
Clarissa Rizzo