LECCE – “Il sabato, dalle ore 8 alle 10, orario in cui dovrebbero essere reperibili, troppi medici di base spariscono” – protestano alcuni medici del nosocomio leccese. È uno dei fenomeni che scatena il sovraccarico di utenti nel pronto soccorso di Lecce. Gli operatori del Vito Fazzi sono furiosi:
“Questa assenza che rappresenta un abuso consolidato negli anni, anche perché i medici di base sono pagati con soldi pubblici per un servizio, riferito a quanto sopra, che alcuni non svolgono! Questo crea file enormi in guardia medica di pazienti che vogliono certificati medici, a volte richiesti assurdamente anche via telefono, in quanto riferiscono che il proprio medico di base risulta spessissimo assente già dal venerdì e quando contattato telefonicamente non si reca al domicilio del paziente per visitarlo e quindi certificare lo stato di malattia, ma invita telefonicamente i suoi pazienti ad andare in guardia medica. D’ora in avanti noi medici di guardia faremo firmare al paziente quanto lui dichiara sulla assenza dei medici di base nel periodo suddetto e quanto da lui riferito sul recarsi in guardia medica”.
Alcuni medici si sono messi in testa di inoltrare le dichiarazioni dei pazienti agli organi competenti. “Siamo stanchi di coprire disservizi causati dai medici di base che vengono pagati profumatamente a differenza dei medici di guardia medica, molti di loro specialisti, che lavorando in condizioni precarie, sia di notte che nei giorni festivi, vengono retribuiti miseramente senza riconoscimento delle ferie, del lavoro usurante, della tredicesima e senza un TFR alla fine della loro attività professionale. A ciò si aggiunga il dover supplire ai signori medici di base, alcuni dei quali si assentano senza nominare un sostituto così come previsto dall’ ACN”. Anche medici del servizio di continuità assistenziale (guardia medica), dunque, sono sul piede di guerra. Chissà se qualcuno ascolterà l’ennesimo allarme.