di Gaetano Gorgoni
LECCE – Che il centrodestra fosse diviso era già chiaro, come anche il fatto che Grande Lecce avrebbe detto sì al bilancio: quello che in molti non avevano previsto, però, è che tre consiglieri dell’area Marti avrebbero firmato il Patto per la Città, che li impegna a tenere in piedi l’amministrazione Salvemini fino al 2020. Laura Calò, Antonio Finamore e Paola Gigante (la consigliera protagonista del “caso Thailandia”) hanno sottoscritto l’accordo, prima di arrivare al voto in aula sul bilancio del 29 marzo, uscendo così dal loro gruppo consiliare per andare a costituire il gruppo “Prima Lecce”. Marti aveva chiarito che discostarsi dalla linea del centrodestra avrebbe comportato la fuoriuscita dal gruppo Grande Lecce. “È previsto un percorso di assunzione di impegni lineare, pubblico, istituzionale per dare risposte concrete ed efficaci alle tante istanze della comunità che non potrebbero essere soddisfatte con un lungo commissariamento a cui, senza sottoscrizione di questo patto, la città di Lecce andrebbe incontro”- ha spiegato il sindaco, che ha convocato una conferenza urgente all’Open Space per dare queste comunicazioni (cliccate sull’immagine per vedere il video e la dichiarazione del primo cittadino ndr).
Non c’è la firma di Alberto Russi, ma non era comunque necessaria: l’anatra zoppa diventa un cigno anche senza di lui. Ora i consiglieri a favore dell’amministrazione Salvemini diventano 17 contro 14. Gli intransigenti del centrodestra si preparano ad aprire il fuoco contro i “tre che hanno tradito la coalizione” e che ora abbandonano anche il gruppo del senatore leghista. Nelle prossime ore è prevista una pioggia di comunicati. I tre firmatari non erano presenti all’Open Space: alla notizia della sigla del patto sono scoppiati gli applausi di un centinaio di “amici dell’ammistrazione” accorsi per ascoltare la “buona notizia”. I tre consiglieri di Grande Lecce, che fanno tirare un sospiro di sollievo anche a qualcun altro che non voleva andare a casa nel centrodestra, non percepiranno incarichi, ma otterranno delle cose importanti richieste dal loro elettorato.
Finamore ha ottenuto l’ok alla palestra e refettorio per la scuola di Frigole (500 mila euro). Calò ottiene un intervento nell’edificio scuola primaria comparto 35 (zona Aria Sana). Ci sono 10 importanti obiettivi fissati con questo patto: oltre ai due su elencati, c’è la riqualificazione di viale Aldo Moro, aggiornamento Piano Generale Traffico Urbano e piano parcheggi, adozione Piano Urbano Mobilità sostenibile, adozione Piano Urbanistico Generale, adozione Documento Strategico Commercio, riapertura cantiere area ex Caserma Massa, nuovo regolamento occupazione suolo pubblico e dehors, raccolta porta a porta marine, approvazione Piano Comunale delle Coste e Piano Strategico sviluppo marine.
Sul piano politico, invece, sembra sempre più reale un patto d’acciaio tra il neo-senatore leghista Roberto Marti e il vicesindaco di Andare Oltre, Alessandro Delli Noci. Nel centrodestra, anche se i tre consiglieri firmatari sono fuoriusciti da Grande Lecce, c’è chi sospetta che il senatore sia consenziente. Per i detrattori del senatore tra i protagonisti del grande accordo per la città ci sono anche Pippi Mellone e Michele Emiliano. “Marti ha ricambiato l’appoggio sottobanco alle politiche con Andare Oltre” – accusano alcuni protagonisti della coalizione di centrodestra. Il senatore, invece, continua a giurare fedeltà alla sua parte politica. Salvemini prima di indire una conferenza improvvisa avrebbe dovuto partecipare alla direzione del Pd (che è stata rinviata): il suo è un ritorno a casa (alle politiche ha già perorato la causa dei dem), il sindaco è sempre più vicino al governatore pugliese. Nuovi scenari politici si delineano all’orizzonte.