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Pegaso, la prima università telematica d’Italia punta sulla medicina personalizzata e sulla ricerca: pronto un polo all’avanguardia

NAPOLI – L’università telematica Pegaso, la prima in Italia, punta su nuove facoltà e sulla ricerca. In campo un progetto innovativo che coinvolge il professor Mauro Minelli, medico che ha avuto grande successo con la medicina personalizzata nel centro Imid: in quel caso la filosofia era quella del lavoro interdisciplinare mettendo al centro il paziente, superando le cure parziali che procedono per singolo organo. A Napoli si è svolto un convegno dal titolo: “L’innovazione possibile nelle pratiche del benessere. Piani operativi di interventi salutistici personalizzati”, che si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Zapata (Piazza Trieste e Trento n. 48, Napoli). Intervenendo a conclusione dell’evento il presidente dell’università Pegaso, Danilo Iervolino, ha pubblicamente ufficializzato la notizia della acquisizione, da parte del Gruppo, della Clinica “Villa del Sole, ubicata in uno dei quartieri collinari di Napoli, nella quale è prevista l’implementazione di un progetto innovativo e integrato di ricerca biomedica avanzata, soprattutto allargata agli ambiti eterogenei della personalizzazione dei processi diagnostici e terapeutici più particolarmente riferiti alle malattie croniche e ambientali sempre più emergenti, e nella quale saranno anche previsti percorsi di presa in carico di pazienti in ragione di una dotazione di posti letto dedicati dei quali la struttura potrà giovarsi.

E’ una sfida ambiziosa lanciata dalla più importante università telematica italiana, sfida delle quale nei prossimi mesi verranno dettagliate le peculiarità operative e strategiche più adeguate e allineate ai temi propedeutici discussi nell’importante seminario dello scorso 23 marzo. “Proponiamo con il convinzione il progetto costruito attorno al modello realizzato dal professor Mauro Minelli, che in poco meno di un anno ha messo a punto, in seno a Pegaso, un concetto di ricerca che ha caratteristiche di novità assolute – ha spiegato il Magnifico Rettore di Unipegaso, Alessandro Bianchi – In questo modo trasferiamo una modalità d’approccio più vicina alle reali esigenze dei pazienti e dei cittadini, adattando ai tempi il portato rivoluzionario della personomica, idea concettuale che travalica le scienze mediche ed interpella la persona nella sua individualità, ma anche nella sua straordinaria complessità”.
E la Puglia perde, alla fine, una opportunità progettuale che pure in Puglia aveva visto i natali.

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Determinanti esterni (metalli o altri inquinanti), le scelte alimentari in relazione alla qualità dei componenti e alla specifica sensibilità dei singoli consumatori, le modifiche del metabolismo cellulare indotte da agenti nocivi ambientali e/o alimentari e le loro conseguenze organiche, la flora batterica e l’ambiente intestinale: perché, a parità di condizioni esterne, alcuni si ammalano ed altri no? Questi sono i temi portanti del seminario scientifico organizzato da SIMeP (Società Italiana di Medicina Personalizzata) e Università Telematica Pegaso che si è tenuto venerdì 23 marzo presso la Sala degli Specchi di Palazzo Zapata a Napoli, nel quale sono state presentate le premesse concettuali e le linee programmatiche di un innovativo progetto di ricerca applicata alla pratica clinica.

All’incontro hanno partecipato: Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso; Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Telematica Pegaso; Luigia Melillo, professoressa straordinaria di Statistica medica e Bioetica dell’Università Telematica Pegaso; Maurizio Simmaco, professore ordinario di Biologia molecolare dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza; Mauro Minelli, professore straordinario di Igiene generale e applicata dell’Università Telematica Pegaso, che ha dichiarato: “È necessario che tutti gli operatori coinvolti ai vari livelli nella gestione della sanità siano consapevoli delle opportunità straordinarie che si associano ai nuovi scenari offerti dalla incessante evoluzione dei saperi. In questo senso, le evidenze scientifiche che saranno richiamate nel programma di oggi, contribuiranno a chiarire le modalità attraverso le quali malattie diverse e cronicamente evolutive possano essere più accuratamente diagnosticate e più stabilmente curate grazie all’approccio personalizzato. Il nostro intento è quello di favorire ed implementare l’inclusione, nei protocolli diagnostici ordinari, di analisi biomolecolari che, consentendo lo studio contemporaneo di genotipo e fenotipo grazie all’avanzamento delle conoscenze scientifiche e delle risorse tecnologie e bioinformatiche, possa permettere una conoscenza molto più accurata del paziente ed una conseguente definizione precisa e sicura delle caratteristiche individuali delle malattie e delle relative scelte terapeutiche”.

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La “Medicina di Precisione”, da estendere agli ambiti più vasti della pratica medica corrente e a cui si ispirano una serie di attività progettuali (formative e operative) già cantierizzate dall’Università Telematica Pegaso, offre la possibilità di disegnare, grazie all’avanzamento delle conoscenze scientifiche e delle nuove risorse tecnologie e bioinformatiche, protocolli di cura “tagliati” e “cuciti addosso” al singolo soggetto, applicabili alla gestione clinica di malattie: immunologiche e allergiche, metaboliche, cardiologiche, vascolari, oncologiche, neuropsichiatriche e di “area critica”.

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