di F.Oli.
CASARANO (Lecce) – Raffica di perquisizioni a Casarano dopo la triplice intimidazione. I carabinieri della locale Compagnia hanno eseguito una serie di controlli nelle abitazioni di alcuni sospettati a caccia delle armi utilizzate per mettere a segno le intimidazioni nel cuore della notte di mercoledì ai danni di una concessionaria, di una palestra e dell’auto di un fruttivendolo. Le perquisizioni, però, hanno dato esito negativo. In mattinata, i militari (guidati dal capitano Clemente Errico) hanno avuto un lungo incontro con gli inquirenti in Procura per fare il punto sulle indagini e avviare eventuali accertamenti. Serpeggia, al di là della gravità degli atti, l’amarezza per il clima di paura e di omertà che si respira a Casarano. Fino a ieri mattina, infatti nessun vicino dei tre target finiti sotto tiro aveva visto o sentito nulla. Non appena in caserma si sono presentate le vittime la paura si è allentata e qulcuno ha parlato genericamente di boati “scambiati per botti di Natale”.
Per i carabinieri non è stato possibile avviare un’immediata e tempestiva attività di ricerca degli attentatori che hanno potuto così agire liberamente per tutta la notte. I malviventi, secondo quanto emerso dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, erano in due e hanno agito in sella ad uno scooter (un Tmax). Nel mirino, come riportato in un articolo nella nella giornata di ieri, sono finite la concessionaria di auto Nissan “Tr Car”, la palestra Energym e la Fiat Stilo di un fruttivendolo di 37 anni del posto. Gli attentatori imbracciavano un fucile calibro 12. Nel caso della concessionaria che sorge alla periferia di Casarano sulla strada per Collepasso, due fucilate hanno raggiunto la vetrata anteriore della struttura, mentre gli altri colpi hanno raggiunto una Jeep parcheggiata nel piazzale antistante la rivendita di auto. Il danno complessivo ammonta a circa 4mila euro Nel caso della palestra posizionata in via Nardò, a poche centinaia di metri dal centro, soltanto due fucilate sono andate a segno. Hanno danneggiato la vetrata del locale per un danno comunque contenuto quantificato in poco più di 500 euro.
Sono stati, invece, tre i colpi esplosi contro la Fiat Stilo di un fruttivendolo. La sventagliata ha danneggiato il cofano anteriore e il parafango anteriore sinistro (per un danno quantificato sugli 800 euro circa). I militari hanno ritrovato complessivamente 10 borre che sono state sequestrate per essere repertate. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi ma la doppia sventagliata a poche ore di distanza potrebbe avere la firma della criminalità. Di certo su Casarano si è ritornati sotto una cappa di piombo e la paura ha zittito la bocca a molti residenti che hanno scambiato intimidazioni a colpi di fucilate per dei botti natalizi.