F.Oli.
NARDO’ (Lecce) – Consumazioni a sbafo nel bar e minacce al dipendente e al titolare. Nuovi guai per Egidio Luigi Prete, il famigerato “Totò Riina” di Nardò. Nelle scorse ore il 38enne, detenuto nel carcere di Lecce, è stato raggiunto da un avviso di conclusione a seguito dell’obbligo di dimora emesso nei giorni scorsi dal gip Edoardo D’Ambrosio nell’ambito di un’inchiesta relativa ad un’estorsione compiuta in un bar di Torre Lapillo il 28 febbraio scorso. Secondo le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Porto Cesareo (dipendenti dalla compagnia di Campi Salentina) Prete avrebbe preteso la consegna di 100 euro dal dipendente del bar. Al rifiuto della persona offesa avrebbe promesso di ritornare con gente di Veglie per demolire il locale e che lo avrebbe trovato.
Analoghe pretese sarebbero state avanzate nei confronti del titolare minacciato con espressioni del tipo: “Adesso mi parcheggio qui e faccio un casino”. Mentre veniva sollecitato a pagare la consumazione (una birra ed un ginseng) avrebbe riferito: “Voi non sapete chi sono io”; “Ora torno e vi sparo a tutti distruggendovi il locale”; “più tardi porto qualche confetto”. Titolare e dipendente non si lasciarono intimidire e denunciarono l’accaduto ai carabinieri. In foto riconobbero Prete nel loro estorsore. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza i carabinieri risalirono all’auto (una Renault Modus intestata al padre) con cui Prete raggiunse il bar in compagnia di un amico.
Sulla scorta delle indagini sintetizzate in un’informativa dei carabinieri di Porto Cesareo dopo la denuncia del titolare, il pubblico ministero Roberta Licci aveva chiesto i domiciliari ma il gip ha ritenuto sufficiente applicare il solo obbligo di divieto di dimora. Nei giorni scorsi il “Totò Riina” di Nardò è comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia scegliendo la via del silenzio nel carcere di Lecce dove Prete è detenuto per una rapina compiuta ai danni di un distributore di Campi Salentina. E’ difeso dall’avvocato Massimo Muci.