TRICASE (Lecce) – Cade al cospetto di un giudice l’accusa di falso ideologico contestata a Luana Greco, 47enne di Tricase, in qualità di responsabile tecnica dell’Ato Le/2 coinvolta nell’inchiesta sul presunto intreccio soldi, tangenti e raccomandazioni che ha investito la vecchia gestione dell’Ato.
Il gup Vincenzo Brancato, nel giudizio in abbreviato, ha assolto la donna con formula piena (perchè il fatto non sussiste) così come sollecitato dallo stesso pubblico ministero di udienza Valeria Farina Valaori. Secondo l’accusa, Luana Greco, nelle sue mansioni, avrebbe falsamente attestato nei certificati di pagamento del canone mensile concordato con la ditta incaricata nella gestione del servizio di raccolta rifiuti emessi nel periodo da luglio a dicembre 2012 di aver preso atto delle relazioni mensili allegate ai certificati di regolare esecuzione del contratto.
Gli avvocati difensori Riccardo Giannuzzi (in foto) e Alessandro Distante hanno smontato la tesi accusatoria con argomentazioni precise e puntuali accolte in pieno dal gup. L’inchiesta si è così ridotta ad una bolla di sapone dopo che agli inizi di maggio gli altri otto imputati erano stati prosciolti sempre dallo stesso giudice in sede di udienza preliminare.
F.Oli.