LECCE – Non si tratta di droga da sballo, ma la polemica non si arresta. Si tratta di marijuana light: nessuna legalizzazione, tranquilli. È sempre la stessa pianta, ma l’estratto in vendita ha bassissimi tassi di Thc, il principio attivo dello “sballo”. Quindi, è impossibile sballarsi. La legge non vieta la vendita delle droghe leggere con massimo lo 0,2%, di Thc, percentuale che già da tempo permette l’utilizzo della pianta per le biomasse. Inoltre, tabaccherie e distributori non vendono questi prodotti per fumarli: si tratta di scatole o buste che sono categoricamente vendute come articoli da collezione o come deodoranti per ambienti. Insomma, si sfrutta un buco normativo perché poi, quello che ne farà l’acquirente una volta uscito dal negozio, resta un affare tutto suo. Detto questo, legalizzarla potrebbe essere un modo per assestare un duro colpo alla criminalità: il commercio illegale è fiorente, la marijuana illegale e pericolosa (velenosa) viene fumata fin dalle scuole medie e si può reperire facilmente. Legalizzarla sarebbe un modo per tutelare la salute di chi la fuma e togliere alla malavita un business importantissimo.
Intanto gli oppositori di Carlo Salvemini si chiedono chi abbia autorizzato un distributore di cannabis davanti a scuola. “Noi sottoscritti consiglieri comunali Gaetano MESSUTI, gruppo misto e Angelo TONDO di Direzione Italia, chiediamo delle risposte dall’Amministrazione in merito all’installazione di un distributore di Cannabis proprio in Piazza Palio, luogo di fulcro di liceali salentini.
Proprio a tal fine presenteremo un’interrogazione con la quale chiederemo a sindaco e giunta di conoscere se l’installazione di un distributore automatico deputato alla vendita di cannabis legali installato sulla vetrina di un esercizio commerciale, ossia un Bar, sia stato autorizzato con provvedimento comunale.
In caso positivo chiederemo di conoscere se a monte del rilascio del provvedimento autorizzativo esista una mappatura dei luoghi sensibili volti ad inibire in assoluto il rilascio di qualsivoglia autorizzazione.
In difetto delle condizioni di cui sopra chiediamo un impegno a disporre con i poteri rimessi all’autorità comunale la rimozione del distributore dei prodotti cannabis in quanto insistente in prospicienza di un agglomerato di istituti scolastici, con una densità di oltre 3000 studenti, dato questo che ha posto giustamente in allarme dirigenti scolastici e famiglie”.
Cannabis c.d. light, Caroppo (LEGA): distributori illegali? Autorità effettuino immediatamente i controlli
«Non è affatto certo che il distributore automatico di droga installato nei pressi del Liceo Banzi di Lecce sia – al pari degli altri – legale. Le autorità intervengano immediatamente», è la richiesta del Segretario Regionale della Lega, Andrea Caroppo, consigliere regionale.
«L’incertezza applicativa intorno a una delle pessime leggi varate nella scorsa legislatura, ha consentito la sconcertante apertura nelle nostre città di veri e propri negozi e la installazione di distributori automatici di droga, come marijuana o cannabis. Il 31 luglio, però, una circolare del Ministero dell’Interno ha chiarito che qualunque prodotto contenga THC (tetraidrocannabinolo) in misura superiore allo 0,2% – e non allo 0,6% – può essere considerato sostanza stupefacente e non può essere commercializzato. Per questa ragione è bene che le autorità inquirenti e le forze di pubblica sicurezza verifichino immediatamente che cosa distribuiscono le macchinette installate a Lecce.
In ogni caso, le droghe non sono mai light, hanno sempre effetti psicotropi (se facessero l’effetto dell’acqua nessuno le utilizzerebbe) e determinano dipendenza e bisogno sempre crescente, fino a causare danni celebrali e cognitivi. E’ inaccettabile addirittura proporle ai giovanissimi all’ingresso o all’uscita da scuola».