di Flavio De Marco
TAURISANO (Lecce) – Ha lasciato più di qualche strascico la semifinale di Coppa Puglia tra Taurisano e Deghi. L’episodio incriminato si verifica nei minuti finali del match di ritorno disputato al Luigi Perrotta di Taurisano: al 94esimo minuto, il signor Montanaro di Taranto, decreta un calcio di rigore a favore della Deghi per un presunto fallo di gioco subito da Pierfrancesco Rollo. Sino a quel momento i padroni di casa conducevano per una rete a zero, risultato utile per l’accesso alla finalissima. Dopo la concessione della massima punizione la situazione ambientale è diventata infuocata con tifosi e tesserati granata che hanno dato il via a reiterate proteste nei confronti della terna arbitrale. Il pullman della squadra ospite, per motivi di ordine pubblico, ha dovuto attendere diverse ore prima di poter lasciare lo stadio scortato dalle forze dell’ordine. La vicenda in brevissimo tempo ha avuto una risonanza tale da andare oltre i confini regionali. Sulla questione sembra che abbiano ritenuto opportuno avere un confronto i dirigenti di diverse compagini salentine del campionato di promozione girone B, soprattutto alcune del basso Salento.
Argomento centrale dovrebbe esser stato il disagio avvertito in questa stagione calcistica nei confronti dei direttori di gara da parte di società storiche che rappresentano intere comunità cittadine. Il malumore trapelato da questo confronto racconterebbe di arbitraggi spesso non all’altezza dei sacrifici di dirigenti e addetti ai lavori che con passione, impegno e professionalità portano avanti i club che rappresentano. Dalle voci trapelate sembra che al termine di questo confronto la condanna verso episodi sopra le righe da parte di tesserati e tifosi sia stata decisa; con la stessa decisione però la scelta di far sentire le proprie ragioni per tutelare quei sacrifici tesi al raggiungimento degli obiettivi sportivi.