LECCE – Passano nelle mani dello Stato i beni della famiglia di Totò Riina, già sequestrati nel luglio 2017, tra cui figura anche la “Ac Service srl”, azienda con sede nella zona industriale di Lecce ed intestata al marito di una delle due figlie del defunto boss di Cosa Nostra.
Il decreto di confisca è stato emesso dalla prima sezione penale del Tribunale di Palermo ed interessa beni per un valore di un milione e cinquecentomila euro. Oltre alla società leccese, che opera nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture, ricambi ed accessori, allo Stato vanno anche una villa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, nella quale in passato il “capo dei capi” trascorse parte della sua latitanza con la famiglia nel periodo estivo, nonché 17 conti correnti ed altre due società a responsabilità limitata riconducibili ad Antonino Ciavarello, genero di Totò Riina, con sede a San Pancrazio Salentino.
Le suddette aziende – stando all’esito delle indagini patrimoniali eseguite dai militari del Ros che hanno condotto le indagini – sarebbero state costituite con proventi di presunta derivazione illecita. Nello specifico, eseguendo l’esame incrociato sulla contabilità delle tre srl, i carabinieri avrebbero riscontrato una sperequazione di ben 480mila euro, che sarebbero stati immessi, in contanti e in numerose tranche, nei patrimoni sociali senza alcuna giustificazione legale.