Lunedì 20 maggio 2019 alle ore 3:00 in contemporanea con gli Stati Uniti è stata trasmessa la sesta e ultima puntata dell’ottava ed ultima stagione de Il Trono di spade. L’ episodio comincia mostrandoci un Tyrion decisamente sconvolto per la strage di Approdo del Re e sconcertato dinanzi alla visione dei cadaveri di migliaia di innocenti carbonizzati, il nano sembra non provare più né amore, né rispetto, né lealtà per la sua regina dopo l’accaduto, anche Jon e Ser Davos hanno sollevato sinceri dubbi su di lei in merito alla sua durezza e crudeltà.
Tyrion dopo aver visto scene ed immagini strazianti si dirige sotto la Fortezza Rossa ed intravede la mano d’oro di Jaime, il folletto toglie un po’ di macerie dal corpo di suo fratello e trova anche quello di sua sorella, alla fine piange perché li avrebbe voluti salvi e al sicuro da qualche parte nel mondo, soprattutto avrebbe voluto che restasse in vita Jaime che a dire dello stesso Tyrion, gli avrebbe consentito di superare l’infanzia, ora egli è l’ultimo dei Lannister, Jaime era tutta la sua famiglia. Poco dopo Daenerys fa la sua orazione all’esercito, composto prevalentemente da Immacolati, promettendo di dominare su tutto il mondo, garantendo lo stesso trattamento fornito ad Approdo del Re, rivelando così la sua vera natura malvagia, spietata e folle.
Deny richiama Tyrion per aver liberato suo fratello invece Tyrion esprime tutto il suo disappunto e disprezzo verso la madre dei Draghi per aver bruciato un’intera città e decide quindi di non seguirla più, gettando a terra la spilla del Primo Cavaliere e scatenando l’ira di Daeny che lo imprigiona. Jon va a trovare l’amico segregato che lo implora di fare una scelta importante, per il bene del mondo e delle future generazioni, cioè uccidere Deny, facendogli presente che potrebbe essere un grande re in quanto saggio, compassionevole e giusto, perfettamente consapevole che Jon non avrebbe mai raso al suolo una città. Dopo aver ascoltato le sue parole saggie ed eloquenti, Jon raggiunge Deny ed dopo averla sentita delirare sul potere, si rende conto che è inutile urlarle contro o esprimerle il suo dissenso perché lei ha deciso di prendere il sentiero della “Tirannia o della Dittatura”, causando così dolore e sofferenza al mondo.
Daenerys vorrebbe che Jon sia parte integrante dei suoi folli progetti di dominio, lui rispondendole che sarà la sua regina ora e per sempre, la bacia ma a malincuore la pugnala al petto uccidendola, di conseguenza Drogon brucia con il suo fuoco il Trono di spade che sotto le fiamme si scioglie letteralmente, poi la raccoglie amorevolmente e la porta via volando. I Sette Regni sono senza un re o una regina, Jon è stato rinchiuso da Verme Grigio, assai risentito nei suoi confronti per l’omicidio della sua regina. Dopo la morte di Deny, si forma un consiglio con ogni rappresentante dei Sette Regni, bisogna eleggere un nuovo re e va decisa la condanna per Jon. Verme Grigio vorrebbe la sua testa, ser Davos e Tyrion invece cercano di trovare un compromesso per salvargli la vita. Tyrion propone come nuovo re, Bran, in quanto memoria storica del mondo, anche se non ha più potuto camminare ha imparato a volare nel tempo, diventando saggio e fondamentale nella lotta contro gli Estranei.
Tutti accolgono la proposta del nano, eccetto Sansa che diventa la regina del Nord, terra che ha sempre ostinatamente cercato di rendere indipendente. Sansa ha realizzato il suo sogno, Bran è diventato re ed ha accettato il rifiuto della sua sottomissione. Il nuovo Re dei Sei Regni, al suo fianco, ha scelto come Primo Cavaliere niente poco di meno che Tyrion Lannister, mentre una nuova era sta per cominciare, la sentenza di Jon per l’omicidio di Daenerys è stata già decisa, egli viene condannato a permanere a vita con i Guardiani della Notte, l’uomo prima di partire saluta la sua famiglia, si scusa con Bran per non averlo protetto in passato ma il Re gli risponde dicendogli che lui si è sempre fatto trovare nel posto giusto e nel momento giusto, pronto a salvare il mondo nei momenti più bui. Nel frattempo Brienne completa la scrittura delle pagine riservate a ser Jaime su un famoso libro, narrante le gesta dei grandi eroi. La donna commossa riporta i suoi atti valorosi, elogiandolo per ciò che ha fatto nella guerra contro i non morti a Grande Inverno, aggiungendo alla fine che è morto difendendo la sua amata regina.
Infine Davos, Tyrion, Bronn e Brienne fanno parte del Consiglio del Re, Sansa è la regina del Nord, Arya intraprende un viaggio per mare verso mete ignote. Jon è un po’ come se tornasse a casa, ci sono i bruti ad accoglierlo, è felice nel rivedere il suo caro amico Tormund e il suo fedele lupo albino Spettro. Jon potrà ricominciare una nuova vita, in compagnia di qualche bruta, magari rossa di capelli come la sua prima donna, la sua amata Ygritte. Sembrerebbe concludersi così la story-line di Jon Snow e tutto sommato finisce bene, considerando che se non ci fosse stata l’intromissione di Tyrion, Jon probabilmente sarebbe morto. Tuttavia egli è il cavaliere della valle solitaria, in grado di proteggere il mondo se in pericolo. La guardia di Jon non è finita, la sua missione è continuare la veglia per salvaguardarci da possibili ed eventuali pericoli che possono presentarsi solo oltre la barriera.
Questa stagione ci ha lasciati leggermente con l’amaro in bocca, molte scelte fatte dagli sceneggiatori non sono state condivise ma il finale ha qualcosa di poetico, fiabesco, allegorico e filosofico, sicuramente da molti fan non sarà stata gradita la decisione di far evolvere Deny in un personaggio negativo. Credo che invece debbano essere in molti ad essere felici che Jon in quanto protagonista principale non sia morto. Arya ormai è così tanto cresciuta e maturata che ha saputo tracciare da sola il suo destino, diventando una grande guerriera. Sansa divenuta la regina del Nord, resta a mio parere uno dei personaggi più belli e riusciti. La ragazza di Grande Inverno si è dimostrata acuta, intelligente, ha avuto una crescita psicologica importante e costante, avendo ragione sul non fidarsi di Daenerys. Sansa che si è meritato il Nord, sarà una buona regina, amorevole, retta e compassionevole come suo ” fratello” Jon. Dopo tanti anni è giunta la fine, questa resterà una puntata memorabile nella sua tragicità ma al tempo stesso il bene trionfa sul male grazie a Jon Snow che come sempre è disposto a sacrificarsi per il bene comune, come ha sempre fatto.
Il finale di GoT è agrodolce, evoca emozioni forti, è accompagnato da una colonna sonora onirica, tutto finisce come comincia, con l’apertura e la chiusura del cancello del Castello Nero. Jon è lì che deve essere, per proteggere il mondo qualora ne avesse ancora il bisogno, perché di sicuro se ci saranno mai dei nuovi terrificanti pericoli, saranno oltre la barriera e sarà il Lord Comandante dei Guardiani della Notte a difendere le nostre teste. La recitazione da parte di tutto il cast è stata come sempre impeccabile ed esemplare, l’espressività di Kit Harington (Jon Snow) semplicemente sublime. Il carisma di Peter Dincklage (Tyrion Lannister) è insuperabile e non è una novità, da tempo ormai, il suo talento è riconosciuto. Emilia Clarke (Daenerys), perfetta nella sua conversione in villain, è stata capace di passare con uguale credibilità da un personaggio sostanzialmente positivo ad uno terribilmente negativo, rendendolo sempre più irriconoscibile e maligno. La scenografia è incantevole, la fotografia suggestiva, la colonna sonora è imponente, la trama nel complesso, si è rivelata magica, strepitosa e degna di essere ricordata.
E’ finito il gioco del Trono ma iniziano nuove avventure per i nostri eroi, però questa purtroppo è un’altra storia ed ognuno di noi immaginerà la sua. GoT, con la sua bellezza e potenza è giunto al capolinea, forse questa ultima stagione si è chiusa un po’ frettolosamente ma di fatto il finale è stato quello che gli sceneggiatori hanno deciso e va accettato da parte dei fan per quello che è, risulta alquanto inopportuna una petizione per rifare l’ultima stagione. Pur con qualche lacunosità, nel complesso GoT si è aggiudicato comunque il primo posto sul podio delle serie TV, grazie alla bellezza delle trama, degli effetti speciali, all’intero cast e al record di ascolti mai registrato prima d’ora, addio serie TV più amata di sempre!
Francesco Stomeo